Capodanno, poca voglia di festeggiare a Norcia

Musica e fuochi in piazza, ma nelle casette molti vanno a letto senza aspettare la mezzanotte

Capodanno a Norcia (Ansa)

Capodanno a Norcia (Ansa)

Norcia (Perugia), 1 gennaio 2018 - Dopo il terremoto del 2016, Norcia ha accolto il nuovo anno facendo festa. Con la musica e i fuochi d'artificio davanti alla Basilica di San Benedetto. Più dimessa invece l'atmosfera nella aree Sae dove comunque in diversi si sono riuniti nelle casette, molte delle quali addobbate per le festività, facendo saltare qualche tappo di spumante. Fuori invece nessuna festa, con molti anziani che hanno preferito andare a dormire senza attendere il 2018.

Diversa l'atmosfera nel centro di Norcia, dove allo scoccare della mezzanotte centinaia di persone si sono riversate nelle strade per ballare e fare festa. Tra loro anche tanti turisti, una coppia addirittura da Buenos Aires per trascorrere la notte di San Silvestro insieme ai terremotati. «È il primo Capodanno che festeggiamo con una serie di iniziative dopo il sisma, anche questo vuole essere un segnale di rinascita ed è un modo per riconquistare un altro pezzo della nostra vita quotidiana» ha detto, all'ANSA, il sindaco Nicola Alemanno.

Prima del brindisi in piazza, i lunghi cenoni - almeno sei o sette - organizzati nei vari ristoranti riaperti dentro e fuori le mura. Tra cui quello della Pro loco che ha visto un'ottantina di partecipanti, con gran parte della giunta comunale. Se davanti la Basilica di San Benedetto è stata festa grande, nelle aree Sae il nuovo anno lo si è atteso con tono più dimesso.

"Ci siamo riuniti in una casetta e allo scoccare della mezzanotte abbiamo stappato una bottiglia di spumante e poi tutti a dormire, fuori nessuna festa, ma solo silenzio", ha raccontato Raffaele Massi che vive nella zona industriale di Norcia. "È stato un Capodanno piuttosto triste, molti hanno preferito andare a festeggiare altrove e qui sono rimasti soprattutto gli anziani che non hanno atteso nemmeno la mezzanotte. Prima del terremoto era tutto diverso, facevamo festa fino all'alba" le parole di Daniele Franchi da San Pellegrino.