Capitale della Cultura, l’Umbria cala il tris

Ufficializzato l’elenco dal Ministero: Assisi, Spoleto e Orvieto tra le 15 città italiane candidate. In palio c’è un milione di euro

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L’Umbria lancia un terzetto delle meraviglie alla conquista del titolo di “Capitale Italiana della Cultura “ per il 2025. Assisi, Orvieto e Spoleto sono infatti tra le 15 città italiane candidate per l’ambito riconoscimento, nell’elenco uffcializzato ieri dal Ministero della Cultura. Assisi con il progetto “Assisi. Creature e creatori“, Orvieto con “Meta meraviglia la cultura che sconfina“ e Spoleto con “La cultura genera energia“ si ritovano in gara con Agrigento, Aosta, Asti, Bagnoregio, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Enna, Monte Sant’Angelo (Foggia), Otranto, Peccioli (Pisa), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Sulmona. Adesso dovranno presentare un progetto che sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di fama nella gestione dei beni culturali. La città vincitrice avrà un contributo statale di un milione di euro e potrà mettere in mostra, per un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.

"Questo riconoscimento è diventato una grande opportunità che assicura ritorni in termini di visibilità, pubblico e anche di turismo e occasioni di sviluppo", dice il ministro Franceschini (foto). La prima capitale è stata Perugia visto che il titolo è nato sull’onda della competizione che culminò nell’ottobre 2014 nella designazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’impegno, la creatività e la passione delle 6 finaliste convinse il Governo a proclamare le altre cinque sfidanti, Perugia, Cagliari, Lecce, Ravenna e Siena, Capitali Italiane della Cultura 2015 e a indire un concorso a partire dal 2016. La prima prescelta fu Mantova, seguita da Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020 (prorogata nel 2021 per l’emergenza pandemica). Il titolo 2022 è di Procida, nel 2023 sarà di Bergamo e Brescia, nel 2024 di Pesaro.