C’è la cassa integrazione Vertenza Treofan al bivio

L’ammortizzatore sociale attivato per ’cessazione’ durerà nove mesi interessando tutti i lavoratori. Sindacati e liquidatore presto a confronto

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Qualcosa si muove nella durissima vertenza Treofan: cassa integrazione per tutti i lavoratori per nove mesi, arco temporale determinante per poi pianificare una riconversione industriale e salvare la storica fabbrica ternana e i suoi 140 addetti. E’ quanto emerso dalla videoconferenza di ieri con il Ministero dello Sviluppo. "Sono stati proposti nove mesi di cassa integrazione per cessazione per tutti i lavoratori", l’annuncio è della sottosegretaria Alessandra Todde

"Un piccolo spiraglio nella vertenza Treofan -spiega - . Il commissario liquidatore ha comunicato la disponibilità ad attivare la cassa integrazione per cessazione per nove mesi per tutti i 141 lavoratori. Inoltre, abbiamo dato disponibilità a tutte le parti di mantenere il tavolo aperto nelle prossime ore in modo da permettere l’inizio delle interlocuzioni sindacali dirette e garantire il supporto istituzionale". "Il Mise - conclude la sottosegretaria - ha ricordato tutte le azioni che sono state intraprese in queste settimane e in questi mesi a supporto e a difesa della corretta etica d’impresa". Previsto venerdì un nuovo incontro, nell’occasione tra i sindacati e i rappresentanti del commissario liquidatore nominato dalla proprietà, la multinazionale indiana Jindal, per definire le modalità di cassa integrazione. Da mesi i lavoratori sono in lotta contro i 140 licenziamenti annunciati e la messa in liquidazione dello stabilimento in cui Giulio Natta, premio Nobel, scoprì il polipropilene. La procedura liquidartoria scatterà l’8 febbraio, prima di allora è necessario un accordo. La tensione resta alta tra i lavorarori, riuniti ieri in assemblea. In ogni caso la Treofan, per come la conosciamo, rimane destinata alla chiusura.

Stefano Cinaglia