Ecco il tratto di via Settevalli del Brt elettrico che collegherà Castel del Piano a Fontivegge

di Michele Nucci  Sono tutte imprese umbre, perloppiù perugine, quelle che si sono aggiudicate l’appalto per la realizzazione del Brt, il MetroBus elettrico lungo 18 metri che collegherà quasi interamente su corsia preferenziale Castel del Piano a Fontivegge, attraversando i centri principali che si trovano lungo quella direttrice: l’area produttiva di Sant’Andrea delle Fratte e il Polo Ospedaliero e Universitario di Santa Maria della Misericordia.  Qualche giorno fa sono state infatti aperte le buste della gara bandita tempo fa il cui importo complessivo (lavori e progettazione definitiva ed esecutiva, incluso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione) ammonta ad 74.251.320 euro al netto di Iva (in attesa di conoscere l’importo preciso del ribasso E’ insomma, un’operazione di una certa rilevanza per la mobilità e per l’economia perugina, dato che si tratta di fondi Pnrr assegnati al Comune per questa infrastruttura trasportistica che, dopo il minimetrò e le scale mobili della Rocca Paolina, è certo la più rilevante sia dal punto dei vista dei costi che dell’importanza. Quanto all’appalto (i cui atti ufficiali saranno pubblicati nelle prossime ore), delle due offerte pervenute a Palazzo dei Priori, quella che si è aggiudicata la gara è composta da dieci aziende umbre. La capogruppo è la perugina Tecnostrade, poi ci sono, Spinelli & Mannocchi (Perugia), Todini costruzioni (umbra), Calzoni (Perugia), Consorzio stabile imprese (tutte umbre). Quest’ultima ha indicato come imprese consorziate che parteciperanno ai lavori la Gmp spa di Perugia, Assisi Strade, Biesse, Bondini, Trovati, Impresa Pelliccia di Fabrizio Pelliccia. Quanto alla Progettazione la capofila sarà la perugina Rpa, con partner la Cooprogetti di Gubbio, la Net Engineering Srl di Padova e la Ets Engineering di Bergamo. E’ chiaro quindi come l’Umbria e Perugia abbiano fatto il "pieno". Non sarà sfuggito a molti che alcune delle imprese che parteciperanno a questa operazione, furono già protagoniste tra la fine degli anni 90 e fino al 2008 della realizzazione del Minimetrò (che costò quasi cento milioni di euro): tra queste la Tecnostrade, Calzoni e Spinelli & Mannocchi che fanno parte del consorzio Umbria Domani Scarl che detiene nel suo complesso il 14,54% della Minimetro Spa.  Negli 86.711.742 euro assegnati al Comune di Perugia dal Pnrr, ci sono anche i circa 12 milioni che serviranno all’acquisto dei mezzi da 18 metri. Quanto ai tempi, se tutto filerà liscio, a fine estate potrebbero partire i cantieri, ricordando che il termine ultimo per la conclusione dell’opera assegnato proprio dal Pnrr è il 30 settembre 2024. Insomma, ci sarà un anno per effettuare i lavori lungo un percorso di 13 chilometri che il Brt dovrebbe percorrere in 15 minuti (7 da San Sisto alla Stazione), con semafori "a favore" e un percorso in corsia preferenziale del 21%.

Cronaca

di Michele Nucci

Sono tutte imprese umbre, perloppiù perugine, quelle che si sono aggiudicate l’appalto per la realizzazione del Brt, il MetroBus elettrico lungo 18 metri che collegherà quasi interamente su corsia preferenziale Castel del Piano a Fontivegge, attraversando i centri principali che si trovano lungo quella direttrice: l’area produttiva di Sant’Andrea delle Fratte e il Polo Ospedaliero e Universitario di Santa Maria della Misericordia. 
Qualche giorno fa sono state infatti aperte le buste della gara bandita tempo fa il cui importo complessivo (lavori e progettazione definitiva ed esecutiva, incluso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione) ammonta ad 74.251.320 euro al netto di Iva (in attesa di conoscere l’importo preciso del ribasso
E’ insomma, un’operazione di una certa rilevanza per la mobilità e per l’economia perugina, dato che si tratta di fondi Pnrr assegnati al Comune per questa infrastruttura trasportistica che, dopo il minimetrò e le scale mobili della Rocca Paolina, è certo la più rilevante sia dal punto dei vista dei costi che dell’importanza. Quanto all’appalto (i cui atti ufficiali saranno pubblicati nelle prossime ore), delle due offerte pervenute a Palazzo dei Priori, quella che si è aggiudicata la gara è composta da dieci aziende umbre. La capogruppo è la perugina Tecnostrade, poi ci sono, Spinelli &amp; Mannocchi (Perugia), Todini costruzioni (umbra), Calzoni (Perugia), Consorzio stabile imprese (tutte umbre). Quest’ultima ha indicato come imprese consorziate che parteciperanno ai lavori la Gmp spa di Perugia, Assisi Strade, Biesse, Bondini, Trovati, Impresa Pelliccia di Fabrizio Pelliccia. Quanto alla Progettazione la capofila sarà la perugina Rpa, con partner la Cooprogetti di Gubbio, la Net Engineering Srl di Padova e la Ets Engineering di Bergamo. E’ chiaro quindi come l’Umbria e Perugia abbiano fatto il "pieno".
Non sarà sfuggito a molti che alcune delle imprese che parteciperanno a questa operazione, furono già protagoniste tra la fine degli anni 90 e fino al 2008 della realizzazione del Minimetrò (che costò quasi cento milioni di euro): tra queste la Tecnostrade, Calzoni e Spinelli &amp; Mannocchi che fanno parte del consorzio Umbria Domani Scarl che detiene nel suo complesso il 14,54% della Minimetro Spa. 
Negli 86.711.742 euro assegnati al Comune di Perugia dal Pnrr, ci sono anche i circa 12 milioni che serviranno all’acquisto dei mezzi da 18 metri. Quanto ai tempi, se tutto filerà liscio, a fine estate potrebbero partire i cantieri, ricordando che il termine ultimo per la conclusione dell’opera assegnato proprio dal Pnrr è il 30 settembre 2024. Insomma, ci sarà un anno per effettuare i lavori lungo un percorso di 13 chilometri che il Brt dovrebbe percorrere in 15 minuti (7 da San Sisto alla Stazione), con semafori "a favore" e un percorso in corsia preferenziale del 21%.

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