Bottaccione, la verità sui dinosauri

Nelle rocce della gola eugubina il segreto della scomparsa. È tra i 100 geositi più significativi del pianeta

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Riconoscimento internazionale per la "Sezione stratigrafica cretacico-paleogenica del Bottaccione". L’International Union of Geological Sciences, massima autorità a livello mondiale in tema di Geoscienze, l’ha inserita tra i cento Geositi più significativi del pianeta e ratificato il GSSP (Global Stratotype Section and Point’) , ossia la Sezione stratigrafica della "Bottaccione Gorge at Gubbio". I GSSP sono punti di riferimento mondiale da prendere in considerazione in qualsiasi caso si renda necessario valutare se una determinata roccia appartiene a un determinato intervallo geologico; sono utilizzati negli studi stratigrafici per correlare le varie unità presenti nelle diverse regioni del mondo.

Come tali debbono contenere elementi caratteristici tali da poter essere usati universalmente. L’Italia ospita già numerosi GSSP e molte località italiane sono in lizza per l’attribuzione, in particolare nelle Alpi orientali, in Appennino, in Sicilia. "Un riconoscimento – ha commentato il sindaco Filippo Stirati - che va nella direzione di una sempre più necessaria valorizzazione scientifico-culturale di questo sito, anche attraverso un rapporto molto intenso, quale quello che come amministrazione stiamo coltivando, con l’Università di Perugia e Urbino". In corrispondenza della "GSSP" della Gola del Bottaccione verrà posizionato il Golden Spike, ossia il "chiodo d’oro", con una cerimonia ufficiale che si svolgerà nella prossima primavera. La presenza dei "chiodi d’oro" è un segno distintivo internazionale, sia per la comunità scientifica sia per quanti vogliono conoscere la storia della terra. La "Gola del Bottaccione", un tratto della statale "Eugubina" a ridosso del centro storico, è un contenitore di straordinario valore ambientale, architettonico e geologico. Nelle sue rocce gli scienziati statunitensi Luis e Walter Alvarez hanno trovato l’avallo alla loro teoria che fa risalire la scomparsa dei dinosauri e di ogni altra forma di vita avvenuta 65 milioni di anni fa all’impatto tra un enorme asteroide e la terra, con il pulviscolo prodotto ad oscurare il sole ed azzerare qualsiasi possibilità di sopravvivenza. Impatto confermato da quel sottile e coevo strato di rocce della Gola del Bottaccione caratterizzato da una robusta presenza di iridio, metallo presente solo nei corpi celesti. Da anni è meta di sopralluoghi e prelievi da parte di studiosi, oltre che di visite da parte di appassionati.

G.Bedini