Caro-bollette, parrocchie colpite e chiese al freddo

Il vescovo Renato Boccardo: "Preoccupa in generale la situazione di imprese e famiglie. I rincari dell'energia siano la priorità del Governo"

Monsignor Renato Boccardo

Monsignor Renato Boccardo

Perugia, 1 ottobre 2022 -  Il caro bollette mette in ginocchio anche le parrocchie e le varie strutture religiose chiamate a pagare fatture fino a decine di migliaia di euro. Nelle chiese sarà più freddo ma, sottolinea un sacerdote, "potrebbe essere anche l'occasione di ritrovare una nuova povertà evangelica". 

"Con l'inverno alle porte le nostre chiese e i nostri istituti ecclesiastici rischiano seriamente di restare al freddo, ma più in generale preoccupa la situazione che nel suo complesso sta colpendo famiglie e imprese", afferma  monsignor Renato Boccardo, vescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra.

"Il caro gas e luce è un problema serio che chiede di essere affrontato con grande responsabilità da parte di tutti, a iniziare da chi è chiamato a guidare il Paese - aggiunge Boccardo -.Per l'ormai prossimo Governo il tema del caro energia dovrà essere la priorità immediata". Per don  Giovanni Zampa, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Foligno, meglio nota come il "cubo" e progettata dall'archistar Massimiliano Fuksas, "il tema del riscaldamento delle strutture ecclesiastiche è sui tavoli da qualche anno, adesso la situazione si è esasperata". "Inevitabilmente le temperature dentro le nostre chiese non potranno essere più le stesse degli anni passati - continua don Zampa -, ma potrebbe essere anche un bene per l'ambiente e per ritrovare una nuova povertà evangelica".