Bistoni nuovo Direttore a Medicina

Ospedale di Assisi: sarà lui a guidare la Struttura Complessa dal prossimo 2 luglio. Ma i mnalumori continuano

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Una novità concreta per l’ospedale dopo le polemiche, anche degli ultimi giorni, che l’hanno caratterizzato: riguarda il ruolo di responsabile di Medicina, vacante da 4 anni. Sergio Bistoni sarà infatti il nuovo Direttore di Struttura Complessa (UoC) di Medicina dell’ospedale di Assisi. Il dottor Bistoni, terzo in graduatoria nel concorso indetto per ricoprire tale ruolo (come da delibera n. 563 del 11052022), subentra al vincitore dottor Salvatore Pezzuto, che non ha accettato l’incarico, e al dottor Manuel Monti, giunto secondo ma che dal prossimo 15 giugno prenderà servizio come Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Gubbio – Gualdo Tadino.

La firma del contratto è avvenuta ieri nell’ufficio del Direttore dell’Usl Umbria 1, Gilberto Gentili. Il posto in ruolo risultava vacante dal collocamento in quiescenza del dottor Paolo Verdecchia, avvenuto nel 2018. Nel contratto sottoscritto con il Direttore Generale dottor Gilberto Gentili si fissa la decorrenza dell’incarico alla data del 2 luglio 2022. Sergio Bistoni è specializzato in Endocrinologia e Malattie del Ricambio. Dal 2007 ricopre l’incarico di dirigente medico disciplina di Medicina interna della l’Usl Umbria 2 presso il presidio ospedaliero di Orvieto.

Tema ospedale che vede di nuovo in campo il Comitato dei Cittadini che invita chi ha le responsabilità ad aver coraggio. "Stiamo continuando a seguire con attenzione i lavori degli uffici regionali per il riassetto degli organici che si stanno delineando nei diversi nosocomi ed in particolare in quello di Assisi – dice l’avvocato Leonardo Martinelli, portavoce del Comitato -. Riscontriamo che si stia procedendo, ma chiediamo ancora di accelerare le nuove nomine nel rispetto degli impegni presi con la cittadinanza e le Istituzioni della Zona Sociale Tre. Non entreremo mai nel commento dei nomi che si stanno delineando, né sulle decisioni individuali. Ribadiamo che il nostro interesse è quello che l’Ospedale di Assisi sia effettivamente un ospedale di territorio, come risulta da tutti i documenti, e che abbia la congruenza del Personale sanitario tutto e dei relativi presidi necessari".

Analoga attenzione – viene evidenziato ancora –viene rivolta alle altre strutture socio-sanitarie del territorio, dove ancora occorre un confronto più specifico, ricorrendo anche la circostanza della possibilità di nuovi presidi di comunità. Appare, inoltre, azzardata l’idea di poter rinnovare la sanità italiana avendo stanziato solo un ulteriore miliardo di euro da distribuire alle Regioni. "Magari fosse sufficiente! La coperta della Sanità pubblica è stata sempre corta! Non è escluso però che i contributi del Pnrr smentiscano questa cattiva tradizione – conclude il portavoce Martinelli -. Apprendiamo infine che anche il Ministro Speranza è stato informato sull’Ospedale di Assisi. Chi ha responsabilità decisionali abbia coraggio, avremo buona memoria".