"Bisogna evitare la strage dei posti di lavoro"

Cena elettorale del leader della Lega a Terni. "Le sanzioni invece di colpire la Russia hanno messo in ginocchio l’Italia e l’Europa"

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Matteo Salvini ieri a Terni.

Cena elettorale del leader della Lega, Matteo Salvini. In trecento tra militanti, cittadini e imprenditori lo hanno accolto all’ Hotel Garden. Primo pensiero, rispondendo ai giornalisti, per la scomparsa della Regina Elisabetta. "Una preghiera per la Regina,- così il segretario del Carroccio –, una giornata che nessuno pensava sarebbe arrivata e invece...E’ una bella sfida per il popolo britannico che comunque non si è mai piegato: gli invidio questo attaccamento alle tradizioni". Poi ovviamente i discorsi si spostano sui temi di attualità, tra campagna elettorale, crisi economica e caro-vita che devasta famiglie e imprese. "Qui qualcosa non funziona – sottolinea Salvini –, veniamo da sei mesi di sanzioni che invece di mettere in ginocchio la Russia hanno affossato l’Italia e la produzione industriale europea. Inflazione e materie prime salgono. E l’innalzamento dei tassi non aiuta famiglie e imprese. Mi aspetto dall’Europa uno scudo contro gli aumenti di luce e gas ma ho visto che se la prendono comoda e hanno rimandato a ottobre. Da cittadino e contribuente europeo sono preoccupato e arrabbiato. Trenta miliardi adesso accompagnano fino alla fine dell’anno, se si parla di cinque miliardi vuol dire che qualcuno non ha capito che l’Italia sta correndo il rischio di una strage di posti di lavoro".

"Che tipo di campagna elettorale è? – risponde ancora il leader della Lega –. Sono contento sto facendo centinaia d’incontri, ascolto e capisco la gente che mi chiede lavoro. L’idea della Lega è chiara: via la legge Fornero, estensione della Flat Tax e blocco delle cartelle esattoriali. Mi dispiace degli insulti che ricevo dal Pd: fascista razzista, spia russa. Poi si stupiscono che all’Ast i lavoratori votano Lega".

Sulla commissione d’inchiesta avanzata da Di Maio riguardante i rapporti tra i leader politici italiani e la Russia?

"Sono pagato dagli italiani per difendere i loro interessi. Chi firmava accordi e faceva affari con la Russia sta a sinistra, io non ho preso una lira".

Intendete mantenere il reddito di cittadinanza?

"Va lasciato a chi non può lavorare, lo manterremo per disabili e anziani, per chi non può lavorare e merita aiuto, ma va assolutamente tolto a chi da anni lo percepisce e rifiuta l’offerta di un’occupazione".

"Riforma della Costituzione e Commissione bicamerale - aggiunge ancora Matteo Salvini – per ora non sono priorità. Ne parleremo nei prossimi anni L’emergenza è salvare i posti di lavoro, evitare di perdere un milione di posti. Sono molto preoccupato per la situazione economica". Infine, è pronto a guidare il Paese? "Se la Lega prende un voto in più, assolutamente sì".

Stefano Cinaglia