Regionali Umbria, Bastioli si chiama fuori

La presidente di Terna chiude ogni ipotesi. Restano in corsa Proietti e Fora

Catia Bastioli

Catia Bastioli

Perugia, 19 settembre 2019 - "Onorata delle attestazioni di stima e fiducia",  preferisce tuttavia proseguire "nei suoi attuali incarichi managesriali e istituzionali". Con queste parle contenute in una nota di Terna Catia Bastioli si chiama fuori dalla candidatura per la presidenza della Regione Umbria che secondo  alcuni organi di informazione sarebbe stata ipotizzata da Luigi Di Maio, capo politico del M5S.  Bastioli, presidente di Terna e amministratore delegato di Novamont, ribadisce l'intenzione di proseguire l'impegno "in ogni sede, italiana ed europea, per lo sviluppo di progetti di innovazione in grado di rivitalizzare i territori all'insegna della sostenibilità e della rigenerazione  del suolo".

Il no di Bastioli segue di poche ore la rinuncia alla candidatura alla guida regionale da parte  di Fausto Cardella, procuratore generale di Perugia che stamani, in una lettera pubblicata in esclusiva sull'edizione umbra de La Nazione si chiama fuori dalla competizione, pur dicendosi lusingato per l'apprezzamento verso la sua persona e perché l'ipotesi si inserisdce nel quadro di un "rinnovamento della proposta politica in base a schemi diversi da queli consueti". Cardella  ritiene però che i tempi ristretti "non sono compatibili" con il percorso che si è delineato. Cardella  non eslcude però un futuro impegno in politica.

Al momento la candidatura più gettonata sul fronte Pd-M5s è quella del sindaco di Assisi Stefania Proietti, eletta per una lista civica di centrosinistra. Ma sullo sfondo resta aperto il caso del civico Andrea Fora, ex presidente di Confcooperative, sdoganato dal Pd  a poche ore dalla formazione dedl governo nazionale. Mossa poco gradita dai 5 stelle di Di Maio.