Bastia in zona rossa Sotto pressione tra polemiche e malintesi

Nel ’mirino’ anche la celebrazione di un funerale e presunti assembramenti

Il perdurare della zona rossa provoca polemiche e malintesi. A differenza di un anno fa con il lockdown che comportò la chiusura di tutte le attività, quest’anno la selezione più ampia colpisce alcuni settori del commercio e dei pubblici esercizi lasciando altri attivi. Il malumore comincia a farsi sentire. Una fotografia chiara della situazione si è vista ieri mattina al mercato settimanale, con grandi spazi vuoti per settori non ammessi e presenti solo le bancarelle di alimentari e frutta. Una situazione che è destinata a continuare. Polemiche infinite che in questi giorni hanno preso di mira anche la chiesa. Da mercoledì, giorno delle Ceneri, parrocchia e chiese sono chiuse per il contagio da Covid di uno dei preti, e quindi gli altri sacerdoti sono in isolamento volontario, ad eccezione di don Franco parroco di San Marco che, in convalescenza post-operatoria, non partecipa alla vita comune.

Solo i funerali sono autorizzati e proprio in uno di questi per le esequie di un giovane imprenditore sono scoppiate polemiche su presunti assembramenti. "A quanto mi risulta – ha detto il parroco don Marco, in isolamento volontario – in chiesa sono state rispettate le distanze e ognuno indossava mascherine. Non posso garantire, però, che siano stati evitati assembramenti fuori della chiesa". Oggi con un sacerdote proveniente da fuori sarà celebrata la Messa vespertina alle ore 19 e domenica quella solenne delle 11. Lunedi tutti i sacerdoti in sede saranno sottoposti a tampone.

m.s.