Assisi, la Basilica vent’anni dopo il terremoto

Assisi ricorda la riapertura della chiesa con la celebrazione eucaristica del vescovo Sorrentino

La Basilica di San Francesco ad Assisi (foto Crocchioni)

La Basilica di San Francesco ad Assisi (foto Crocchioni)

Assisi (Perugia), 21 novembre 2019 - La città di Assisi si accinge a ricordare i venti anni dalla riapertura della Basilica di San Francesco dopo il terremoto del 1997 che provocò morte, distruzione, scoramento fra la gente. Nel 1999 il cardinale Angelo Sodano, al tempo segretario di Stato di Giovanni Paolo II e l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, "riaprirono" le porte della Basilica nel corso di una cerimonia di grande significato. Cerimonia giunta a conclusione di un’operazione e di lavori complessi e arditi realizzati in tempi rapidissimi che hanno consentito di far tornare visitabile, in appena due anni, uno dei luoghi simbolo del mondo.

Venti anni dopo, giovedì 28 novembre, alle 18, Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, presiederà la solenne celebrazione eucaristica nella Basilica Superiore di San Francesco.

Del terremoto di vent’anni orsono restano indelebili le immagini del crollo delle volte, riprese da una tv privata che anno fatto il giro del mondo: erano venute giù le vele della Basilica superiore, due squarci di un centinaio di metri quadrati ciascuno, uno sopra l’altare Papale e uno vicino all’ingresso della chiesa che si affaccia. Nel crollo – era il 26 settembre del 1997, poco prima di mezzogiorno, alle 11.42 - vennero travolti e uccisi un giovane postulante, un frate e due tecnici della Sovrintendenza ai beni culturali dell’Umbria che partecipavano ad un sopralluogo organizzato per verificare i danni provocati dalla scossa avvenuta nella notte. Un colpo mortale che la Basilica e la città riuscirono a superare grazie a un impegno corale delle istituzioni.

M.B.