E’ positivo il bilancio dell’Avis comunale di Assisi "Franco Aristei": nel 2022 da poco concluso i socidonatori, durante gli ultimi 12 mesi, per 1235 volte hanno contribuito con il loro tempo e il loro "braccio" al bene comune. Così l’auspicato traguardo delle 1200 donazione è stato superato, grazie anche a un mese di dicembre – sottolineano i responsabili dell’Avis di Assisi - che ha visto un’ottima affluenza. Senza dimenticare l’incremento del numero dei soci che hanno raggiunto quota 873 (attivi 635), con 271 donne e 602 uomini. "Nel solo giorno di sabato 17 dicembre ben 37 sono state le sacche di sangue raccolte nel corso di una "donazione straordinaria", a fronte di una media, già confortante, di 10 giornaliere" evidenzia il presidente Gianmatteo Costa insieme al direttivo sottolineando ancora come Covid, guerra in Ucraina, influenza, caro bollette, caldo opprimente, oltre alle problematiche personali che ognuno affronta nel quotidiano, non abbiano distoltole donatrici e i donatori da questo piccolo ma grande gesto. "Anzi, proprio in un periodo come questo, la popolazione ha dato un forte segnale prendendosi di fatto maggior cura di chi ne ha vitale bisogno – aggiungono i responsabile della ‘Franco Aristei’-: 1235 donazioni rappresentano un ottimo risultato per la nostra piccola associazione che, non senza difficoltà, con i propri limiti, in quest’anno difficile ha operato tentando di fornire il proprio contributo. Tutto questo anche grazie alla collaborazione di molte altre realtà del nostro territorio quali enti pubblici, forze dell’ordine, proloco, associazioni sportive che non hanno fatto mancare il proprio sostegno". Ma l’Avis Assisi continua l’opera di sensibilizzazione per incrementare sempre di più il numero dei nuovi donatori, di forze e volontari nuovi con l’appello a tutti di impegnarsi in questo ambito. Evidenziamo come sul sito internet www.avisassisi.it siano presenti tutte le informazioni e i recapiti cui riferirsi per proseguire od intraprendere il percorso da donatore oppure per potersi proporre per poter fornire un ausilio concreto, nei limiti e con le modalità di cui ognuno può disporre.