REDAZIONE UMBRIA

Autosalone “fasullo“, evaso mezzo milione

L’Agenzia delle Dogane scopre un rivenditore di macchine sconosciuto al fisco. Importate dall’estero e rivendute in Italia 106 vetture

Più di mezzo milione di evasione fiscale, oltre cento veicoli venduti in due anni di attività e un’autosalone “fantasma“. Sono alcuni dei dati dell’ultima operazione condotta dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Perugia che hanno scoperto un rivenditore di auto risultato evasore totale nei confronti del fisco. Gli agenti hanno constatato un’evasione Iva di oltre 550mila euro e hanno elevato sanzioni amministrative che vanno da un minimo di un milione e 100mila euro a un massimo di due milioni e 300mila euro.

A capo dell’azienda, una ditta individuale aperta alla fine del 2018, stando agli accertamenti dell’Agenzia delle Dogane, c’era un cittadino romeno classe 1971 che nei due anni successivi all’avvio dell’attività ha omesso di presentare la dichiarazione dei redditi evadendo totalmente.

"L’attività di analisi del Servizio di vigilanza antifrode doganale perugino – spiegano dall’Adm – che ha richiesto il supporto, attivando i vigenti Protocolli di cooperazione, delle autorità doganali di Olanda, Germania e Belgio, i tre Paesi da cui venivano importate le autovetture, ha consentito di ricostruire il volume degli affari del rivenditore che nei due anni ha venduto ben 106 veicoli".

Erano anche auto di grossa cilindrata (spiccano Audi A6, Bmw serie 7, solo per citare due modelli) il cui costo veniva versato dagli acquirenti su conti correnti di banche della Romania. E poi, c’è la sede fantasma.

A spiegarlo è sempre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Perugia: "Al momento di verificare la sede legale dove il quarantenne aveva fissato la propria attività, i funzionari dell’Adm si sono trovati davanti non a un autosalone ma a un piccolo edificio, abbandonato da anni e che in passato era stato un frequentato ristorante sito nella zona del Lago Trasimeno".

Le indagini, comunque, proseguono: sono in corso le procedure per la notifica dei provvedimenti amministrativi, mentre proseguono ulteriori accertamenti sull’evasore e la sua attività.