Attirava i cinghali con una mangiatoia artificiale

Cacciatore quarantenne di Gubbio denunciato dai carabinieri forestali. E’ accaduto in Valdichiascio

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I carabinieri forestali di Gubbio hanno scoperto e denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia un quarantenne eugubino che, stando alle prime risultanze, aveva escogitato un sistema non proprio esemplare per abbattere la selvaggina, in particolare cinghiali. Aveva installato infatti una mangiatoia artificiale ben rifornita di granoturco, immesso nel contenitore da una specie di dispensatore che entrava in azione ad intervalli ben definiti grazie ad un meccanismo alimentato a batteria. Un metodo efficace per abituare e "convincere" gli animali a rimanere in zona, scegliendo poi quando abbatterli con possibilità di successo. L’episodio è accaduto nella frazione di Valdichiascio, in una località boscosa e adatta, anche per la collocazione orografica, alla caccia degli ungulati. A far saltare il "piano" sono stati i carabinieri forestali grazie ai costanti controlli sul territorio, soprattutto in quelli maggiormente isolati, in uno quali hanno scoperto questo meccanismo fraudolento, che sembra fare a pugni, nonostante tutto, con una attività venatoria correttamente intesa e praticata. I militari hanno preso atto della situazione, ma hanno preferito temporeggiare per cogliere l’autore sul fatto. Obiettivo centrato nel giro di pochi giorni grazie all’ausilio di foto trappole che, collocate in maniera strategica, hanno consentito di individuare il presunto responsabile. Nei suoi confronti sono scattate, oltre alla denuncia, una serie di contestazioni penali ed amministrative che fanno riferimento alla legislazione che tutela ambiente e della caccia.

G.B.