Astrazeneca non convince E c’è chi rinuncia all’ultimo

Giornata inaugurale del punto-vaccini di Ponte San Giovanni con 200 persone. Una donna lascia l’ambulatorio un attimo prima della dose. "Voglio il Pfizer"

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PERUGIA

"La vaccinazione con gli Astrazeneca procede a rilento. Sono molti i cittadini che una volta in stanza sono dubbiosi, fanno domande, chiedono quali reazioni possano avere. E questo un po’ rallenta le procedure". Barbara Blasi, responsabile del Distretto Asl 1 del Perugino, coordina la prima giornata nel nuovo centro vaccinale di Ponte San Giovanni.

Qui ieri mattina sono infatti partite le somministrazioni con due ambulatori che resteranno aperti tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) in grado di inoculare quasi trecento dosi al giorno. Negli altri giorni invece (martedì e giovedì) la struttura sarà messa a disposizione dei medici di famiglia che avranno quattro stanze e spazi certamente migliori rispetto ai piccoli ambulatori dove operano.

L’età media, tra coloro che si dovevano vaccinare ieri, era abbastanza bassa: bastava osservare i volti di coloro in attesa o di quelli che erano appena usciti dall’ambulatorio. Molti infatti sono caregiver o familiari conviventi di persone fragili che si sono già vaccinate o sono in attesa di farlo.

E proprio per chi ha più di 60 anni in questa categoria è previsto il vaccino Astrazeneca. "C’è chi addirittura si presenta qui e quando scopre che deve fare la dose del vaccino anglo-svedesea volte si rifiuta" racconta Blasi. Ed è accaduto anche ieri mattina: dopo una discussione di dieci minuti la donna che si trovava in stanza se ne è andata piuttosto scocciata, rifiutandosi di farsi iniettare l’Astrazeneca.

Simone Duranti (foto piccola in alto) invece ha 25 anni, siede alla soglia di ingresso della stanza, non ha problemi di questo tipo e confessa di non essere per nulla emozionato. "No non lo sono – conferma – sono giovane e ho questa possibilità che mi sembra importante" spiega. E si dice soddisfatto anche dell’organizzazione: "Dovevo vaccinarmi a Torgiano ma mi hanno chiamato giovedì avvertendomi di venire qui a Ponte San Giovanni, tutto organizzato al meglio mi pare".

Anche Alessandro Calzoni (foto a sinistra), 71 anni, si dice molto soddisfatto. "Ho chiesto di anticipare un paio di giorni perché poi a luglio, quando dovrò fare il richiamo sarei stato fuori. E devo dire che sono stati gentili ed efficienti". E poi c’è chi arriva per capire se possa essere vaccinato in caso di dosi in avanzo a fine giornata. "Sono venuta qui per avere informazioni – racconta Daniela Mancini, 70 anni di Ponte San Giovanni – ma mi hanno spiegato che ci sono liste di attesa tra le persone nelle categorie previste. Non importa, attenderò il mio turno, perché voglio vaccinarmi e sperò che ciò avvengo prima possibile". Alla faccia di chi ha paura di Astrazeneca.

Michele Nucci