Ast, Palazzo Chigi pronto a convocare di nuovo sindacati e azienda

L'incontro alla Presidenza del Consiglio dei ministri tra Del Rio e Marini-Di Girolamo sostanzialmente interlocutorio. Sono emerse soltanto due novità: il giudizio negativo del Governo riguardo al comportamento di ThyssenKrupp e la possibilità di una nuova convocazione tra le parti in lotta della quale, però, non è stata resa nota la data DOMANI SCIOPERO GENERALE/GIORNATA DI TENSIONE: OCCUPATA LA SEDE DEL COMUNE

Ast: basta sciopero dopo stop mobilità

Ast: basta sciopero dopo stop mobilità

Terni, 16 ottobre 2014 - Attraverso le agenzie di stampa, la Presidenza del Consiglio dei ministri ha diffuso una nota in merito all'incontro che si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra i protagonisti della fallita trattativa sindacati-Ast (il Sottosegretario Del Rio, il ministro Guidi con il suo vice De Vincenti, il Sottosegretario al ministero del Lavoro Bellanova) e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il sindaco e presidente della Provincia di Terni Leopoldo Di Girolamo. Dal dispaccio non sembrano emergere grandi novità se non quanto già era stato annunciato nei giorni scorsi, ovvero l'impegno a profondere ogni sforzo per riaprire il dialogo tra le parti.  Di nuovo ci sono soltanto il giudizio negativo del Governo sulla "gestione unilaterale da parte dell'azienda Ast-ThyssenKrupp della vertenza delle acciaierie di Terni" e la volontà di organizzare un nuovo incontro tra le parti senza, però, che ne sia stata fissata con certezza la data. Il riferimento all'unilateralità è attribuibile all'avvio delle procedure di mobilità per 537 lavoratori e al taglio del 20% dei contratti di servizio in essere con le ditte esterne. Decisioni di Ast che hanno portato all'esasperazione i lavoratori, da giorni impegnati in manifestazioni di protesta estemporanee

"Il Governo, inoltre - recita inoltre la nota diffusa da Palazzo Chigi - ribadisce la validità del lavoro finora svolto dalle istituzioni per la modifica del Piano industriale di Ast ThyssenKrupp. In particolare debbono restare punti fermi: 1) il mantenimento del secondo forno; 2) il mantenimento dei livelli di produzione degli ultimi 3 anni; 3) il trasferimento della linea produttiva di Torino; 4) gli investimenti in innovazione di processo e di prodotto per 110 milioni di euro in 3 anni; 5) lo sviluppo della rete commerciale di Ast ThyssenKrupp. Il Governo intende svolgere ulteriori approfondimenti con le parti che, nei prossimi giorni, saranno incontrate al fine di acquisire gli elementi utili ad una auspicabile e positiva soluzione della vertenza". 

Anche Marini e Di Girolamo hanno ribadito la propria contrarietà "a ogni iniziativa unilaterale assunta dall'azienda e al tempo stesso che è irrinunciabile ripartire da subito nel confronto sul piano industriale". "Al Governo - sottolineano la presidente della Regione Umbria e il sindaco e presidente della Provincia di Terni  in una nota congiunta - abbiamo anche chiesto di assumere iniziative decise nei confronti dell'azienda, ritenendo inaccettabili sia le scelte unilaterali dirette al personale dell'Ast, sia alle imprese dell'indotto, come nel caso della Ilserv. C'è, infatti, una responsabilità sociale che deve essere condivisa da tutti i soggetti, a cominciare dall'azienda". "Riteniamo fondamentale - dicono ancora Marini e Di Girolamo - una azione condivisa con il Governo, volta a riavviare ogni approfondimento nel merito del piano industriale con tutte le parti, perche' la nostra volonta' e' quella di arrivare comunque ad una soluzione positiva della vertenza e siamo disponibili a fare la nostra parte, se richiesto, anche sul versante economico".