Assisi e i ’sanpietrini’, è polemica politica

Il rifacimento di via Patrono d’Italia diventa motivo di scontro tra maggioranza e opposizione. "Strana coincidenza elettorale"

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"Questa scelta poteva essere stata presa all’inizio dell’amministrazione a guida di Stefania proietti ma viene approvata in prossimità delle elezioni amministrative del prossimo anno e ci auguriamo non per motivi elettorali". Lo sostengono i consiglieri Luigi Bastianini, Ivano Bocchini e Antonio Lunghi dopo che il sindaco ha annunciato che è stato approvato il progetto di riqualificazione del tratto di via Patrono’d’Italia prospiciente la Basilica Patriarcale e Piazza Garibaldi.

"Vogliamo ricordare ai cittadini ed alla amministrazione – aggiungono i tre consiglieri - che per ben tre anni consecutivi abbiamo chiesto l’introduzione nel bilancio di tale opera e ci è stato risposto sempre no con la motivazione che non era né in programma ne urgente. Cosa è cambiato per far approvare in giunta questa importa opera di riqualificazione per la nostra frazione? Siamo contenti che l’intervento venga realizzato, ma diciamo con forza che occorre fare una riqualificazione che tenga conto dei problemi che in questi anni di uso della piazza e della strada sono emersi". Problemi e criticità relativi: ispezione degli impianti tecnologici esistenti e da implementare che sono posizionati sotto il manto stradale; illuminazione insufficiente; sicurezza per l’attraversamento dei pedoni da e per la Basilica; controllo del traffico. "Certamente non riteniamo che la chiusura debba essere permanente però è fuori dubbio che in un certo numero di giornate il tratto di strada potrebbe essere chiuso – spiegano Bastianini, Bocchini e Lunghi –. Allora perché non prevediamo di realizzare delle casseformi a perdere, predisponendo le opportune canalizzazioni, che in futuro potrebbero contenere dei pilomat?".

Bastianini, Bocchini e Lunghi vanno anche all’attacco anche sul Palazzetto del Capitano del Perdono che si affaccia su piazza Garibaldi lungo cui corre via Patrono d’Italia. "La precedente amministrazione – sottolineano i tre consiglieri comunali - ha recuperato il Palazzetto del Capitano del Perdono a pubblico godimento della comunità angelana. Quella in carica ha quasi terminato il quinquennio e non siamo riusciti a risolvere i problemi che con tanta enfasi avevate proclamato. A quanto ci risulta non è stato concluso l’iter per ottenere il certificato di prevenzione incendi della struttura. Manca soprattutto una visione generale su come dovrebbe essere utilizzato questo edificio cuore di tutta la comunità angelana".

Maurizio Baglioni