Asili e mense, ’persi’ 900mila euro

Pandemia, crollano gli introiti del Comune. Bilancio salvo grazie al contributo del Governo del 2020

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A salvare il bilancio del Comune di Perugia del 2020 (come quello delle altre amministrazioni comunali italiane) era stato il Governo: a causa della pandemia infatti agli enti furono distribuiti fondi proprio per far fronte alle mancate entrate nel primo anno di pandemia.

E a Palazzo dei Priori arrivarono ben 8,2 milioni che hanno così messo in sicurezza i conti della città. E proprio grazie a quella maxi dotazione che il bilancio dell’anno in corso potrà ‘salvarsi’: il Governo-Draghi ha infatti ridotto drasticamente gli aiuti, che secondo la prima previsione erano di 3,7 milioni, scesi poi a poco più di 900mila euro. Per questo il Consiglio comunale ha dovuto approvare una variazione di bilancio, per riequilibrare i conti.

Ma quali sono stati gli squilibri e le difficoltà che ha dovuto affrontare la Giunta-Romizi nella prima dell’anno? Per le entrate correnti, le variazioni hanno riguardato una riduzione dell’imposta di soggiorno per 50mila euro, così come di altre tasse diverse, per un totale di 40mila euro. Vi è stata poi una riduzione della previsione del recupero coattivo di entrate patrimoniali per 85mila euro, così come di entrate da servizi previste che a causa dell’emergenza Covid, sono diminuite per complessivi 938mila euro: asili nido (326.787 euro), nidi d’estate (circa 27mila euro), trasporto scolastico (128mila) e mense scolastiche (458.500 euro). Intanto però il nuovo canone unico patrimoniale ha fruttato 100mila euro in più, così come sono state comminate 150mila euro di sanzioni in campo edilizio, mentre è andato avanti il recupero dell’evasione: a 20mila euro ammonta il recupero dell’evasione dell’imposta di soggiorno, mentre 14.000 euro sono le partite arretrate dell’imposta sulla pubblicità.

Altro introito deriva dalle somme confiscate a Gesenu e Tsa da gestione commissariale, per complessivi 288.695 euro. Sempre da Gesenu entrano 291.875 euro quale rimborso dell’Iva relativa alla Tia riferita alle cartelle di pagamento rottamate nel 2019. Poi ci sono 551.136 euro in più di variazione relativamente ai contributi in entrata per il settore sociale.

Sul lato delle spese correnti, incrementi sono stati registrati per i gettoni di presenza del Consiglio comunale e delle commissioni (+72.500 euro) che hanno lavorato più intensamente rispetto al 2020, per l’adeguamento dell’Iva a debito (200mila euro), per il trasporto scolastico (+23.433 euro) e vari contributi per eventi e manifestazioni, finalizzati anche alla rivitalizzazione del centro storico. Infine è stato modificato il programma triennale delle opere pubbliche: 8 interventi che variano o per la rimodulazione delle somme o per adeguamenti delle provviste disponibili; tra i vari si citano il miglioramento sismico dei capannoni comunali di Pian di Massiano, l’intervento sul Turreno, Cava di Sant’Orfeto.