Città di Castello, 19 dicembre 2023 – La sua carta bancomat era stata rubata e i ladri erano riusciti, con un raffinato stratagemma, a intascare circa 20mila euro con oltre 60 operazioni in una settimana sul suo conto, compiute da una sala giochi di Perugia. I carabinieri della Stazione di Trestina, a conclusione di un’articolata indagine, nei giorni scorsi hanno denunciato in stato di libertà due cittadini nomadi di 30 anni (un uomo e una donna), residenti nel Perugino, per le ipotesi di reato di furto e indebito utilizzo di titoli elettronici.
L’indagine, lunga e articolata, è scattata a seguito della denuncia presentata da un anziano tifernate che nell’arco di una settimana del mese di agosto aveva visto addebitate sul proprio conto corrente dove c’era la sua pensione, circa 60 transazioni, ovviamente non riconosciute, per una somma approssimativa di circa 20mila euro. Il malcapitato infatti, pur non potendo ricostruire l’esatta dinamica, aveva dichiarato di essere rimasto, in circostanze non precisate, vittima del furto della propria tessera bancomat, con la quale gli ignoti, stavano evidentemente effettuando le transazioni a sua insaputa.
Dall’esame degli estratti conto forniti dall’uomo però i militari hanno scoperto che le operazioni ai danni dell’anziano erano da ricondurre a spese avvenute in una sala-slot di Perugia. Qui, grazie a immediati riscontri video, supportati dalle informazioni fornite da alcuni testimoni, i carabinieri sono riusciti a individuare tra i tanti clienti, una coppia che aveva escogitato uno stratagemma ben rodato. In pratica, attraverso la cassa della sala giochi (inconsapevole dell’artificio), i due ritiravano ingente liquidità di soldi, cifra che poi veniva solo in minima parte giocata, consentendo ai medesimi di intascare le rimanenze. La circolarità informativa dell’Arma dei carabinieri presente sul territorio, ha permesso di risalire all’esatta identità dei soggetti. Non è tutto: la successiva individuazione fotografica permetteva alla vittima anche di mettere a fuoco la dinamica del furto subìto. Infatti l’anziano, tra le tante fotografie visionate, riconosceva una ragazza nomade che pochi giorni prima dei fatti si era introdotta, con una scusa, all’interno dell’abitacolo della sua auto da dove di fatto gli era stata rubata la tessera bancomat.