Andrea Vianello presenta “Ogni parola che sapevo“ "Racconto la mia storia. La crisi è un nuovo inizio"

Migration

"A volte la vita ti permette di trovare svolte incredibili. Proprio quando pensi che tutto sia finito". Con la sua esperienza di dolore e rinascita, Andrea Vianello (nella foto) è ospite del GeckoFest. Oggi alle 17.30 all’interno del Castello di Spina che riapre dopo il terremoto del 2009, il giornalista, direttore di Rai News 24, presenta “Ogni parola che sapevo”( Mondadori), il libro nel quale racconta l’ictus che lo ha colpito e il lungo lavoro di riabilitazione per tornare a parlare. L’incontro è accompagnato da un reading di Valerio Apice, mentre alle 21 il festival si chiude con proiezioni di documentari internazionali e di due filmati umbri presentati alla Mostra del cinema di Venezia.

Vianello, come è nata l’idea di un libro così intenso?

"Faccio il giornalista, ho sempre lavorato con le parole, sono andato in onda fino al giorno prima dell’ictus che mi ha tolto l’uso della parola. Il mio lavoro è raccontare storie, io ero diventato la storia".

Lei definisce questo libro come la sua terapia e la sua speranza...

"Il libro è servito a me stesso per ritrovare le parole, è stato una terapia per buttare fuori tutti quei grandi pensieri che hanno le persone quando entrano in una crisi così importante. Ma ho pensato che la mia esperienza poteva servire a quelle persone che come me hanno avuto un ictus, parola che è quasi tabù e non si riesce a pronunciare. Non siamo più quelli di prima almeno all’esterno ma le nostre anime e i nostri cuori sono gli stessi. Racconto per dire che ce la possiamo fare".

il Gecko è il festival dedicato ai cambiamenti e all’adaptation...

"Alcune storie segnano una cesura, che può diventare un nuovo inizio. Io non penso di essere migliore ma più forte. Ogni crisi permette di riconsiderare la priorità della vita, rimette a posto l’ordine delle cose".

Sofia Coletti