Amministratori: "Controlli? Non ci competono"

Risparmio di gas: i responsabili dei condomìni bocciano il Piano Cingolani. Guastarazze: "Non possiamo andare casa per casa"

di Silvia Angelici

Il “Piano di risparmio gas relativo al settore civile, abitativo, residenziale, sia pubblico che privato” del ministro Cingolani avrà anche controlli e multe. Fino a 3 mila euro per chi spreca energia e un occhio speciale sui condomini. Una misura che non convince e che solleva molti dubbi tra gli addetti ai lavori, già alle prese con una serie di problemi legati al caro energia, tra cui i conti che non quadrano più a causa delle bolette gonfiate.Rita Guastarazze, legale rappresentante della Multiservice, società che amministra una settantina di condomini da 30 anni, storce il naso e dichiara senza mezzi termini che la “ricetta“ del ministro Cingolani difficilmente potrà funzionare.

Dottoressa, per risparmiare gas il ministro propone di limare sui gradi e sulle accensioni degli impianti: che ne pensa?

"La strategia di Cingolani prevede un abbassamento di 1 o 2 gradi della temperatura del riscaldamento per tutto l’anno. Sia per le utenze autonome che per quelle centralizzate, oltre che per tutte quelle statali. In case e uffici il termostato dovrà fermarsi a 19 gradi per un’ora in meno e con accensione posticipata. C’è però il problema dei controlli... ".

A proposito di controlli, un ruolo chiave lo dovrebbero giocare proprio gli amministratori di condominio?

"Mi spiega come? Secondo lei, noi possiamo andare in giro casa per casa per vedere se il termostato segna 19 gradi come da disposizione ministeriale? La trovo una proposta surreale e improponibile, almeno per quanto riguarda gli impianti autonomi".

Per gli impianti centralizzati potrebbe essere una strada percorribile?

"E’ stato ipotizzato che gli amministratori dei condomini con riscaldamento centralizzato potrebbero essere responsabili della temperatura delle caldaie condominiali. Ma non è così semplice come sembra".

Quale la controproposta dell’Anaci (associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari, ndr) al Piano per il risparmio energetico?

"Sarebbe molto più razionale e semplice ridurre l’orario dell’accensione degli impianti con un’ordinanza comunale. In questo caso l’amministratore saprà come muoversi".

L’appello della categoria al Governo?

"Si ponga un freno a questo problema, che sta trasformandosi in una vera e propria emergenza sociale. Le famiglie sono allo stremo. Non mi era mai capitato in trent’anni di professione di trovarmi di fronte a tante insolvenze a causa dell’impennata terrificante delle bollette. Dove possibile concorderemo le rateazioni degli esborsi, ma è impensabile privare la gente dei servizi essenziali come la luce e il gas per morosità".

Come sono messi i bilanci dei condomìni?

"Quasi tutti in rosso perché la programmazione finanziaria era stata fatta sulla base dei consumi dell’anno precedente pur prevedendo un incremento. Poi però l’incremento ha superato ogni aspettativa. Stiamo incassando quote che di fatto non sono sufficienti a coprire gli esborsi per energia elettrica e gas".