Alle prossime amministrative perugine la ‘sinistra-sinistra’ stavolta dovrebbe presentarsi compatta. E nelle intenzioni c’è anche quella di coalizzarsi con il Partito democratico, nonostante su alcuni temi ci siano distanze enormi (vedi Nodino di Perugia e inceneritore). Così Alleanza Verdi e Sinistra si amplia per un progetto unitario nel capoluogo. A farne parte Sinistra Italiana, Europa Verde, Rifondazione Comunista e Volt che hanno presentato il progetto con l’intento di coinvolgere il mondo della sinistra e dell’ambientalismo. "Un percorso unitario – affermano i promotori -capace di tenere assieme unità, radicalità e partecipazione". Nelle prossime settimane, il programma sarà presentato alla cittadinanza con assemblee nei quartieri e nelle frazioni, "per condividere il programma ed confrontarsi con gli elettori". Da dove si inizia? "Dal No al Nodino e all’inceneritore – spiegano - ma, saranno tante le proposte: dall’urbanistica alla cultura, dal welfare alla mobilità". E il candidato a sindaco? "Serve una figura in grado di fare sintesi tra il mondo progressista, quello di sinistra e quello liberale; anzi, servirebbe qualcuno in grado di allargare ulteriormente, senza tessere di partito in tasca".
La Sinistra perugina dunque si riunisce, dopo vent’anni, "per portare nella prossima amministrazione cittadina la sostenibilità ambientale e contrasto alle disuguaglianze. Politiche queste, umiliate da 10 anni di amministrazione di centrodestra. Battere le destre – aggiungono i partiti - è oggi più che mai necessario. L’alternativa va costruita a partire da idee e da programmi chiari, per dare un cambio di rotta alla città lasciata, da 10 anni di governo Romizi, in condizioni disastrose. La destra, al governo della città, ha fallito".