Oltre 10mila presenze e una bella eredità artistica con un’asta di beneficenza. Chiude con grande successo di pubblico la mostra “Al tempo di Canova. Un itinerario umbro”, organizzata in doppia sede dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e da Fondazione Perugia per celebrare il bicentenario della morte di Antonio Canova. I dati presentati dagli organizzatori parlano infatti di oltre 10mila i visitatori (la metà da fuori regione e dall’estero), che hanno ammirare le opere esposte tra Palazzo Baldeschi e il Museo dell’Accademia. Numeri importanti ai quali vanno aggiunti i duemila studenti che hanno usufruito di percorsi formativi e laboratori. Decisiva la collaborazione con istituzioni culturali e associazioni, che ha permesso di realizzare tante visite guidate alla mostra in occasione di Umbria Jazz e altri eventi, fino alle ricorrenze e alle aperture straordinarie. Altrettante iniziative sono state organizzate da Sistema Museo, per estimatori dell’artista e studenti delle scuole superiori. Insomma, ha colpito nel segno il raffinato e prezioso progetto curato con Stefania Petrillo, con la parte organizzativa coordinata da Giovanni Manuali per l’Accademia e da Maria Cristina De Angelis per la Fondazione CariPerugia Arte, ente strumentale di Fondazione Perugia. Nell’arco di sette sezioni tematiche, la mostra ha preso le mosse dal patrimonio dei gessi di Canova conservati al Museo dell’Accademia per ampliare lo sguardo a una visione collettiva sul loro contesto storico e culturale con oltre cento opere a Palazzo Baldeschi. Attrazione della mostra è stata la colossale Testa del cavallo (foto sopra), una delle opere lasciate in eredità all’Accademia dal fratellastro di Canova, Giovanni Battista Sartori, modello per il monumento a Ferdinando I di Borbone a Napoli. A Palazzo Baldeschi è stata esposta la riproduzione realizzata in polistirene patinato grazie a un robot a controllo numerico con tecnologia 3D, mentre l’originale è rimasto nella sede dell’Accademia, per evitare rischi. L’opera riprodotta verrà messa in vendita all’asta da Fondazione Perugia, che devolverà il ricavato per fini benefici. All’attivo della mostra, già prorogata da novembre a gennaio, anche lo spettacolo multisensoriale di Stefano de Majo, “Canova. Nel marmo vive la carne” (foto sotto) alla Sala dei Notari.  "Siamo orgogliosi – dice Cristina Colaiacovo, presidente di Fondazione Perugia – del forte interesse e della grande partecipazione che questa rassegna ha generato", anche per la valorizzazione del territorio". Soddisfatto Mario Rampini, presidente dell’Accademia che sottolinea "l’importanza della collaborazione fra le due Istituzioni nel dare vita a proposte culturali capaci di apportare valore alla città e alla regione". Sofia Coletti

Cronaca

Oltre 10mila presenze e una bella eredità artistica con un’asta di beneficenza. Chiude con grande successo di pubblico la mostra “Al tempo di Canova. Un itinerario umbro”, organizzata in doppia sede dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e da Fondazione Perugia per celebrare il bicentenario della morte di Antonio Canova. I dati presentati dagli organizzatori parlano infatti di oltre 10mila i visitatori (la metà da fuori regione e dall’estero), che hanno ammirare le opere esposte tra Palazzo Baldeschi e il Museo dell’Accademia. Numeri importanti ai quali vanno aggiunti i duemila studenti che hanno usufruito di percorsi formativi e laboratori.
Decisiva la collaborazione con istituzioni culturali e associazioni, che ha permesso di realizzare tante visite guidate alla mostra in occasione di Umbria Jazz e altri eventi, fino alle ricorrenze e alle aperture straordinarie. Altrettante iniziative sono state organizzate da Sistema Museo, per estimatori dell’artista e studenti delle scuole superiori. Insomma, ha colpito nel segno il raffinato e prezioso progetto curato con Stefania Petrillo, con la parte organizzativa coordinata da Giovanni Manuali per l’Accademia e da Maria Cristina De Angelis per la Fondazione CariPerugia Arte, ente strumentale di Fondazione Perugia. Nell’arco di sette sezioni tematiche, la mostra ha preso le mosse dal patrimonio dei gessi di Canova conservati al Museo dell’Accademia per ampliare lo sguardo a una visione collettiva sul loro contesto storico e culturale con oltre cento opere a Palazzo Baldeschi.
Attrazione della mostra è stata la colossale Testa del cavallo (foto sopra), una delle opere lasciate in eredità all’Accademia dal fratellastro di Canova, Giovanni Battista Sartori, modello per il monumento a Ferdinando I di Borbone a Napoli. A Palazzo Baldeschi è stata esposta la riproduzione realizzata in polistirene patinato grazie a un robot a controllo numerico con tecnologia 3D, mentre l’originale è rimasto nella sede dell’Accademia, per evitare rischi. L’opera riprodotta verrà messa in vendita all’asta da Fondazione Perugia, che devolverà il ricavato per fini benefici. All’attivo della mostra, già prorogata da novembre a gennaio, anche lo spettacolo multisensoriale di Stefano de Majo, “Canova. Nel marmo vive la carne” (foto sotto) alla Sala dei Notari. 
"Siamo orgogliosi – dice Cristina Colaiacovo, presidente di Fondazione Perugia – del forte interesse e della grande partecipazione che questa rassegna ha generato", anche per la valorizzazione del territorio". Soddisfatto Mario Rampini, presidente dell’Accademia che sottolinea "l’importanza della collaborazione fra le due Istituzioni nel dare vita a proposte culturali capaci di apportare valore alla città e alla regione".
Sofia Coletti

“Al tempo di Canova“, che successo!    

Svaligiata la casa di un’anziana I ladri fanno saltare la cassaforte E portano via oro, diamanti e soldi

Minorenne minacciato da coetaneo con un grosso coltello

L'Ocean Viking a Carrara (foto Pasquali)

Carrara, l'arrivo della Ocean Viking. A bordo 95 migranti

Potrebbe interessarti anche

Multe (foto di repertorio)

Multe, l’esercito dei furbetti. A pagare sono soltanto quattro automobilisti su dieci

Vacanze

L’industria delle vacanze decolla. "Faremo il pieno anche nei ponti"

Poliziotti delle volanti

Anziano vedovo chiama la polizia: "Mi sento solo". Gli agenti lo ascoltano e lo confortano

“Al tempo di Canova“, che successo!     - Cronaca - lanazione.it

Umbria, tutte le ultime notizie, foto, video, eventi ed aggiornamenti di oggi in tempo reale.

“Al tempo di Canova“, che successo!

Oltre diecimila presenze per la mostra dell’Accademia di Belle Arti e Fondazione Perugia. E ora un’asta per l’opera kolossal

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione