"Siete cinesi, in ginocchio". Pestaggio razzista in centro

Ragazzi italiani picchiano due giovani orientali

Baby gang (foto di repertorio)

Baby gang (foto di repertorio)

Perugia, 17 marzo 2018 - L’aggressione scatta di sera in pieno centro storico al semplice passaggio di due ragazzi cinesi, entrambi studenti di 24 e 28 anni. «I cinesi sono i cani stupidi. In ginocchio sennò vi picchiamo. Andate a mangiare la m...», li minacciano e umiliano. Loro non si mettono proni a terra e il gruppo di 6-7 ragazzi, comprese due donne, inizia a pestarli. Pugni in testa, botte al torace. Una ferocia incredibile e senza motivo quella raccontata ai carabinieri in una denuncia dettagliata. L’episodio accade a Perugia divenuta, negli anni, la culla degli studenti orientali: in migliaia sono passati per il capoluogo umbro per prendere parte ai corsi di lingua nell’ambito dei progetti ‘Marco Polo’ e ‘Turandot’ dell’Università per Stranieri. Tanto che, ogni anno, all’ateneo di Perugia si festeggia il Capodanno cinese come segnale di accoglienza dei nuovi arrivati. La ricostruzione di quanto accade in mezzo alla strada è nel verbale di un 24enne che studia in città da qualche anno.

ESCE di casa intorno alle 20.30 in attesa del connazionale. «Ci siamo diretti verso il centro passando per piazzetta della Sinagoga, lì c’era un gruppetto di italiani che non appena ci hanno visto hanno iniziato a insultarci». I ragazzi hanno paura e affrettano il passo «senza rispondere alle loro provocazioni», sempre stando alla denuncia presentata in caserma. Ma gli ‘italiani’ li raggiungono: «Hanno iniziato a colpire violentemente alla testa sia me che il mio amico». Uno dei due perde gli occhiali, mentre l’altro cade a terra. «Hanno continuato a colpirmi....». Durante il pestaggio arrivano altri due italiani che si intromettono. «E’ vero, allora hanno smesso ma mi hanno minacciato di non passargli più davanti perché se mi avessero visto nuovamente mi avrebbero ammazzato e avrebbero tagliato la mia testa per giocarci a calcio». Il resto di una serata da dimenticare è la richiesta di aiuto all’istruttore di arti marziali che, a sua volta, chiama il 112 e accompagna i due giovani in ospedale dove vengono medicati per contusioni al volto e ecchimosi in varie parti del corpo. Niente di grave, fortunatamente. Resta lo sgomento per un episodio inquietante e gratuito. La comunità di studenti cinesi è sotto choc: «Nel 2018 non possono accadere episodi del genere. Perugia è sempre stata una città amichevole e ospitale nei nostri confronti», spiega un portavoce dei ragazzi che, all’italiana, si fa chiamare ‘Sandro’.

IN PASSATO gli studenti erano stati vittime di furti, soprattutto di denaro contante e di costosi oggetti di elettronica. Mentre nel 2013 Shen Chang, 19 anni appena, fu drogata e violentata e il suo corpo nascosto sotto i cespugli per evitare che venisse ritrovato prima del tempo. La Corte d’appello l’anno scorso ha confermato la condanna a sei anni e dieci mesi di reclusione per l’operaio fiorentino Lorenzo Perrone, 41 anni che ora è in attesa del processo in Cassazione.

Erika Pontini