Affidamento terapeutico: focus in Comunità

Il 40 per cento degli ospiti della struttura di recupero è destinatario di provvedimenti della magistratura

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"Affidamento terapeutico: tra luci ed ombre" è stato il tema al centro dell’incontro che si è tenuto ieri in Comunità Incontro, nella sede centrale di Molino Silla. Un approfondimento organizzato dalla struttura di recupero, i cui ospiti sono per il 40 per cento destinatari di provvedimenti giudiziari (arresti domiciliari, messa alla prova, affidamento ai servizi sociali) e dal procuratore di Terni, Alberto Liguori. "Un tema, quello della misura alternativa alla detenzione – spiega la Comunità Incontro in un post – , particolarmente sentito dalle strutture terapeutiche, alle prese con le continue richieste legate alla concessione dell’affidamento terapeutico nelle Comunità. Un incontro necessario per raccordare tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di divenire il preludio alla reale e globale presa in carico degli utenti sottoposti a misure restrittive per un concreto reinserimento socio-ambientale. Un risultato che richiede l’impegno ed il contributo degli attori pubblici e privati, affinché vengano individuati percorsi formativi e strumenti adeguati alla costruzione ed al consolidamento di una società più inclusiva e riabilitativa".

Oltre al procuratore Liguori, hanno partecipato la presidente della Regione, Donatella Tesei, il presidente del Tribunale di Sorveglianza, Antonio Minchella, la direttrice della Casa Circondariale di Perugia, Bernardina Di Mario ed il responsabile del SerT di Terni, Marco Cuccuini. Molti anche i politici che hanno risposto all’invito: il senatore Simone Pillon della Lega, il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia, l’onorevole Andrea Casu del Pd e i parlamentari ternani, Valeria Alessandrini, senatrice della Lega e Raffaele Nevi, deputato di Forza Italia. Il summit si è tenuto del quadro choc fornito dalla Commissiome regionale antimafia, che raccogliendo i pareri di esperti nei vari ambiti di contrasto ha evidenziato come Terni sia la città peggiore dell’Umbria per la diffusione di droghe tra giovanissimi, che già a 14 anni affrontano problemi di dipendenza, da stupefacenti ma anche da alcol, gioco d’azzardo e connessioni tecnologiche. Al riguardo il coordnatore della Comunità Incontro, Giampaolo Nicolasi (nella foto), ha chiesto un intervento della Regione, per quanto di competenza, riguardo l’accreditamento delle strutture e nel tracciare linee guida per aprire comunità terapeutiche per i minori.

Ste.Cin.