"A Vallo non c’è persona che non pianga"

Il dolore del sindaco Agnese Benedetti è quello di tutta la comunità: "Abitavano tutti vicini, uscivano insieme. Una tragedia"

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di Alessandro Orfei

"Non c’è persona che non pianga a Vallo di Nera". La sindaca Agnese Benedetti, come tutti, a Vallo è incredula e sconvolta di fronte alla tragedia di Andrea Bentivoglio, 18enne morto nel tragico incidente stradale a Trevi, con l’auto che è andata contro un guard rail. Auto sulla quale Andrea viaggiava insieme ai suoi amici d’infanzia. "Abitavano vicini a uscivano insieme, erano amici da sempre. Una vera tragedia", spiega la prima cittadina che affida anche ai social la descrizione dei sentimenti di chi, come lei, guida la sua comunità da diversi anni e si trova a dover vivere e raccontare una disgrazia simile. "Più forte della morte è l’amore…", scrive sul proprio profilo.

Sulla bacheca del Comune il pensiero che viene affidato è altrettanto commovente: "In una piccola comunità ci si conosce tutti, si cammina insieme, ci si vuole bene, a volte ci si critica o si procede con le spalle rivolte uno contro l’altro, ma la gioia di uno è infine la gioia di tutti, il dolore di una famiglia è sofferenza per tutti. Proprio perché siamo un’unica, grande famiglia. Da parte dell’amministrazione comunale e da tutti gli abitanti di Vallo di Nera un tenero e commosso abbraccio ad Andrea e ai suoi cari, così duramente messi alla prova". Andrea aveva infatti due sorelle più piccole e i suoi genitori, Massimiliano e Neila, che stravedevano per lui. Massimiliano è gran lavoratore, impegnato nel settore della gastronomia e, nei ritagli di tempo, come cameriere in un ristorante della Valnerina. La mamma casalinga. Forse è anche con il desiderio di emulare il padre che Andrea era uno studente dell’Istituto alberghiero di Spoleto, corso enogastronomia. Il vuoto che ha lasciato anche a scuola è impressionante.

Le parole commosse della preside Roberta Galassi lo testimoniano: "Per noi è una notizia tragica – racconta – siamo distrutti. Andrea era un ragazzo motivatissimo. Quello che ricordo di lui è la grande passione, la bravura e la gentilezza. Nei servizi che i ragazzi devono fare periodicamente, le nostre esercitazioni, lui era uno di quelli che si fermava fino alla fine, un grande professionista, motivato e gentile". Per Andrea c’era ancora un anno di scuola da fare, prima di potersi gettare ufficialmente nel mondo del lavoro. All’Alberghiero non c’era solo Andrea, ma è iscritta anche la sorella, Azzurra, che frequenta la stessa classe del giovane che era a bordo dell’auto. La tragedia ha commosso tutta la Valnerina, riempiendo anche le bacheche social di commenti di cordoglio e condoglianze.

"Una notizia terribile – ha scritto il direttore del Cesvol di Perugia, Salvatore Fabrizio – condoglianze alla famiglia". Tanti sono anche commenti di unità e coesione, che dimostrano l’unione di una comunità: "Non ci sono parole giuste da dire in questi momenti – ha scritto Monia per la mamma Neila – solo che ti sono vicina con il cuore. È una tragedia immensa, da mamma posso solo immaginare il dolore che ti lavera l’anima. Sii forte, come sei sempre stata". "Non ci sono parole che possano alleviare il dolore, posso solo dire che se avessi bisogno di qualcosa, noi ci siamo", scrive Catia.