Perugia, 2 settembre 2013 - L’ORA della tanto attesa assemblea di piazza Grimana è arrivata. Oggi pomeriggio alle 18 proprio di fronte all’Università per gli Stranieri sono attese decine e decine di persone che discuteranno del degrado e della delinquenza che da alcuni mesi a questa parte ha preso piede in tutta la zona. Da stamattina intanto sono comparsi striscioni con scritto 'Salvaimo Perugia'. Il quadrilatero dello spaccio (così lo chiamano in molti) è quello che comprende via Ulisse Rocchi, via Pinturicchio, piazza Grimana e corso Garibaldi. Qui infatti da quando polizia e carabinieri pattugliano in modo massiccio l’acropoli (e cioè dall’8 maggio 2012, la notte della guerriglia) si sono trasferiti la gran parte dei pusher che gravitano intorno al centro storico.
L’ESODO si è ancor più accentuato da quando è stato aperto qualche settimana fa il mini-commissariato di piazza Danti e i cittadini hanno iniziato così a sbottare in piena estate. Complici le vacanze e gli studenti fuori sede tornati a casa, la sera il quadrilatero è in mano agli spacciatori. I commercianti e alcuni residenti di piazza Grimana hanno indetto da un parte una raccolta di firme in cui chiedono controlli più frequenti, dall’altra il comitato ‘Piazza Grimana e dintorni’ e il gruppo nato su face book ‘Perugia non è la capitale della droga’ hanno organizzato questa assemblea all’aperto a cui dovrebbero partecipare anche il prefetto, rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale.
IN MEZZO a tutto questo c’è da registrare innanzitutto che proprio polizia e carabinieri hanno accentuato i controlli e le verifiche degli stranieri che gravitano intorno a quest’area: ci sono stati alcuni controlli in appartamenti affittati in nero (questa è la principale piaga da debellare, ndr), molte denunce, una manciata di arresti e alcuni rimpatri. Il tutto ha riportato un briciolo di ordine in tutta la zona, ma basta mollare un attimo e si ricomincia daccapo. Comune e Università per Stranieri hanno anche raggiunto l’accordo per montare altre quattro telecamere a circuito chiuso per aumentare i controlli: Palazzo Gallenga però si lamenta del fatto che ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale 15mila euro già da marzo e che ancora degli occhi elettronici non si è vista neanche l’ombra.
L’ASSEMBLEA di oggi si intitola comunque ‘Perugia muore’, uno slogan che a molti non è piaciuto perché negativo, mentre altri lo hanno sollecitato per cercare di dare uno scossone a una situazione definita irrimediabile. L’uscita di oggi su La Nazione del sindaco Boccali, infine, ha suscitato molte critiche sui social network. Il fatto che il primo cittadino dica che alcuni facciano polemica solo per interessi personali e per qualche tornaconto in vista delle prossime elezioni amministrative, non è affatto piaciuto ad una parte del popolo di facebook. L’incontro di oggi insomma si annuncia tutt’altro che noioso.
di Michele Nucci
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