Città della Pieve, 31 luglio 2013- Musicista, regista teatrale, soprano, librettista, scrittrice, pianista e direttore di coro. Karen Saillant, statunitense di Philadelphia, è oggi una delle più celebri insegnanti per cantanti ed attori del mondo con una particolare abilità nella coordinazione del respiro (è l’erede del professor Carl Stough). Un autentico ‘colosso’ che ha calcato alcuni tra i più grandi palcoscenici dell’Europa e degli Stati Uniti e che da dieci anni è direttore artistico (oltre che fondatrice) dell’International Opera Theatre con la quale ogni anno produce in Italia un’opera originale.

Una celebrità insomma che ha scelto di eleggere Città della Pieve come sede italiana della propria compagnia che annovera artisti provenienti da ogni parte del mondo. «Questa sera alle 21.15 — dice la Salliant incontrata durante la pausa della prova generale —, proprio qui al Teatro degli Avvaloranti metteremo in scena la prima assoluta di ‘Camille Claudel’ storia di una geniale scultrice francese vissuta a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Una donna la cui vita si snoda tra genio e follia. L’opera andrà poi in tour tra Italia e Stati Uniti».

Come ha scoperto quest’angolo di Umbria? «Per caso. Una mia amica mi invitò per un weekend nel 2002. Anno in cui avevo deciso di stabilirmi a Firenze. Cambiai subito idea. L’incontro con la magia, ancora tutta autentica, di questi luoghi fu una folgorazione. Splendido lo scrigno degli Avvaloranti. E così da allora ogni anno è qui che porto artisti dei più diversi Paesi del mondo per il debutto di una nuova opera lirica in italiano. Insomma, quello con Città della Pieve è stato amore a prima vista. Qui è guarita la mia anima dopo la morte di mio marito. Qui ho tanti cari amici come Maddalena Santeroni ad esempio. Qui baritoni, soprani, ma anche ballerini provenienti da Messico, Serbia, Canada, Scozia, Stati Uniti ecc. arrivano ogni anno con me per lavorare rimanendo estasiati dai luoghi, il contesto, la gente».

Camille Claudel, opera lirica in due atti, è una produzione dell’IOT. Regista Karen Saillant. L’opera andrà in replica domani e dopodomani prima di spostarsi a Pavia. In scena tra cantanti lirici e ballerini, si alterneranno artisti provenienti da 45 nazioni diverse.
Donatella Miliani