Perugia, 2 marzo 2012 - ALISA KLEYBANOVA vede la luce in fondo al tunnel. La giovane tennista russa, 22 anni, ex numero 20 delle classifiche mondiali, a fine mese tornerà a giocare dopo un lungo periodo di stop. Prima ancora di riprendere in mano la racchetta, però, ha ritrovato qualcosa di ben più importante: la salute. Afflitta da un linfoma di Hodkin, è guarita grazie alle cure dei medici del reparto di Ematologia del «Santa Maria della Misericordia di Perugia».

Questa ragazzona grande e grossa è praticamente rinata in Umbria e ha dimostrato all’equipe perugina tutta la sua gratitudine tramite un messaggio scritto sulla home-page del suo sito ufficiale: «Vorrei ringraziare l’ospedale ‘Silvestrini’ di Perugia, il professor Brunangelo Falini, il dottor Flavio Falcinelli, la dottoressa Monia Capponi e tutto il resto del team» recita il post, semplice ma diretto. L’atleta è arrivata nel capoluogo regionale umbro nell’autunno scorso per sottoporsi a un ciclo di terapie lungo un paio di mesi; le cure hanno dato l’effetto sperato, tanto che la giovane tennista può adesso ripensare addirittura alla sua carriera sportiva, dopo aver visto la sua vita messa in pericolo da un brutto tumore.

Il professor Falini e la sua equipe, per usare un gergo tennistico, hanno battuto la malattia 6-0 6-0. E’ l’ennesima ‘vittoria’ di un gruppo di medici che sta portando in alto il nome di Perugia: «Siamo orgogliosi di aver curato questa ragazza che ha scelto di affidarsi a noi in virtù delle referenze che aveva ricevuto sulla nostra struttura — spiega il professor Falini —. Quando l’abbiamo salutata, prima che ripartisse, le abbiamo augurato di poter presto tornare a condurre la sua vita di sempre, di ragazza ancor prima che di tennista. La notizia del suo ritorno all’attività agonistica ci riempie di gioia». Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Walter Orlandi, accoglie con un sorriso la ‘buona novella’: «Il ‘Santa Maria della Misericordia’ — commenta — è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo grazie all’opera del professor Falini e del suo team. Questo fatto conferma che in Umbria esistono vere e proprie eccellenze nel campo della sanità».
di Luca Vagnetti