Perugia, 26 luglio 2011 - La procura di Perugia ha concluso le indagini nei confronti di Luciano Aviello, l'ex collaboratore di giustizia accusato di calunnia per aver accusato, secondo gli inquirenti falsamente, il fratello dell'omicidio di Meredith Kercher.

Dopo avere ricevuto la notifica del provvedimento, Aviello ha chiesto e ottenuto di esser sentito dai pm del capoluogo umbro ed il verbale è stato ora depositato. Davanti magistrati ha sostenuto che le dichiarazione rese  ai giudici d'appello che stanno processando Amanda Knox e Raffaele Sollecito erano ''false, concordate con l'avvocato'' del giovane italiano e con uno dei legali dell'americana. Ai pm ha spiegato di avere conosciuto Sollecito nel carcere di Terni, facendo quindi riferimento a una presunta promessa di 30mila euro. Soldi (non e' chiaro se consegnati o meno) che sarebbero dovuti servire all'ex pentito per il cambio di sesso.


Aviello è stato sentito nel processo d'appello ai due ex fidanzati su richiesta della difesa Knox, confermando le accuse al fratello. Altri detenuti ascoltati sempre nel processo di secondo grado a Sollecito e all'americana hanno poi sostenuto che l'ex pentito disse loro di avere accusato il fratello (da tempo irreperibile) dell'omicidio Kercher ''per creare confusione'' nel processo.