Perugia, 19 aprile 2011 - Numeri da record, qualche polemica e una promozione senza precedenti per la città: è l’istantanea che inquadra la quinta edizione del "Festival Internazionale del Giornalismo". Si è svolta nel cuore dell’acropoli per cinque giorni, da mercoledì a domenica e ieri mattina Arianna Ciccone, vulcanica ideatrice e organizzatrice, affiancata dal sindaco Wladimiro Boccali, ha tracciato il bilancio.
A suon di numeri. Il festival ha attirato circa 30mila visitatori ("mancano dati esatti ma di certo abbiamo superato le 25mila presenze di un anno fa") e ha proposto 170 eventi, dei quali almeno 70 in traduzione simultanea, con 500 relatori. Trenta sono stati i workshop, compreso quello sull’Hacker’s Corner, 9 gli appuntamenti con i laboratori di giornalismo, 80mila le visite al sito internet con 350mila pagine visitate in totale e 15 mila gli accessi giornalieri per i video della web tv.
Senza dimenticare i 200 volontari arrivati da ogni parte del mondo e impegnati nella macchina organizzativa (che ha coinvolto perfino gli autisti della Regione), le collaborazioni eccellenti con i media di tutto il mondo, e un dato, su tutti, "che impressiona e da solo certifica come il nostro sia un festival trasversale che interessa e coinvolge target diversissimi". Il riferimento di Arianna Ciccone va al pomeriggio di sabato "quando abbiamo registrato il tutto esaurito, in contemporanea, al Pavone, al Morlacchi, alla Sala dei Notari, alla Sala Lippi dell’Unicredit, al Centro Servizi Alessi e nelle sale del Brufani e della Rosetta".
Ma soprattutto c’è un primato che gli organizzatori vogliono evidenziare: "Durante questi giorni, nei post realizzati tramite i social network, Facebook e Twitter, Perugia è stata la parola più diffusa nel mondo. E il merito è del Festival — hanno proseguito — che secondo autorevoli esperti, a livello internazionale è l’evento più importante sul giornalismo, grazie all’atmosfera diversa che si respira qui, con ingressi liberi, un pubblico giovane e location uniche".
Già fissate le date della prossima edizione, dal 25 al 29 aprile 2012, senza tralasciare la critica di invitare solo giornalisti di sinistra. "Noi diamo al festival un taglio internazionale e gli ospiti stranieri non si pongono il problema se chi viene è di destra o di sinistra. Vogliamo smontare questa tendenza italiana a etichettare tutto, noi abbiamo rapporti chiari con i giornalisti e invitiamo tutti. C’è chi accetta e chi no".
La parola per finire al sindaco Boccali che dichiara il suo appoggio entusiasta al festival, "uno dei più importanti eventi culturali della città e della regione, uno dei cardini, con Umbria Jazz, per rafforzare la candidatura a capitale europea della cultura. Questo è un appuntamento da sfruttare di più, anche per le istituzioni e le aziende private. Il prossimo anno il Comune garantirà un’ulteriore presenza e visibilità".
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