Todi, 7 febbraio 2011 - Entrano, menano e portano via tutto quello che trovano. Massimo riserbo da parte degli inquirenti, le indagini sono ancora in corso, sulla possibile nazionalità dei quattro malviventi che hanno messo a segno un’altra ‘rapina in villa’, nella notte tra sabato e domenica. Stavolta ad essere stata presa di mira è una località di Todi, la frazione Chioano, una zona di campagna, dove la maggior parte delle abitazioni sono isolate, esattamente come quella che è stata saccheggiata nelle colline tuderti intorno a mezzanotte, relativamente facili prede di malintenzionati.

 

Tutto è accaduto intorno alla mezzanotte (tra sabato e domenica), mentre il proprietario era in casa assieme alla moglie, quando ad un certo punto ha sentito abbaiare i suoi cani in modo piuttosto insolito. Così è uscito sulla soglia, per controllare che cosa stesse succedendo. Non ha avuto neppure il tempo di rendersene conto che è stato aggredito dai quattro, tutti uomini, armati di pistole e travisati nel volto grazie a passamontagna che portavano calati dalla testa fino al collo. Con fare violento, in un batter d’occhio i malviventi prima hanno bloccato l’uomo, poi hanno fatto irruzione in casa sua e quindi hanno minacciato con le armi anche la sua donna. Il tutto non senza qualche tentativo di resistenza del primo, dal momento che a lui hanno anche legato le mani dietro alla schiena con delle corde e poi lo hanno picchiato, provocandogli una serie di lesioni, medicate e giudicate guaribili in almeno una decina di giorni.

 

Una volta entrati in casa e immobilizzato i presenti, i rapinatori si sono dedicati a fare man bassa di tutti gli oggetti di valore e dei denari che hanno trovato, per poi darsi alla fuga velocemente, sparendo nel giro di due o tre minuti. Non è stata resa nota ufficialmente l’esatta entità del bottino, ma sono spariti oro, gioielli di famiglia e diverse migliaia di euro che probabilmente i rapinatori sapevano di poter trovare, dato che la villa svaligiata è quella di Moreno Cardaioli, titolare di una delle principali stazioni di servizio lungo la E45, verosimilmente abituato a tenere in casa gli incassi della giornata durante il fine settimana. Presumibile, dunque, l’ipotesi che il colpo sia stato ben studiato, circostanza che, assieme ad altre modalità e al numero dei rapinatori, lo rendono simile ad altre rapine analoghe messe a segno in tutta l’Umbria.

 

Nelle passate settimane sono stati messi a segno ‘colpi’ simili a Passaggio di Bettona, a San Terenziano, a Brufa (nella villa di Serse Cosmi) e a Spoleto. Potrebbe trattarsi di una banda di professionisti che ripuliscono con modalità analoghe ville isolate. Stranieri, armati, violenti, i punti in comune tra le rapine. Banditi che sanno bene in quali case entrano, fanno razzia e si dileguano nel nulla. Carabinieri e polizia gli stanno dando la caccia.