Perugia, 10 novembre 2010 - La Regione Umbria aderisce alla mobilitazione degli enti locali contro i tagli alla Cultura e aderisce a un giorno di black out di spettacoli e mostre. Stante "l'insostenibile scenario" che, a causa della finanziaria del governo, vede "messe a repentaglio le politiche di intervento pubblico nella cultura e la stessa sopravvivenza di enti e di organismi culturali", la giunta regionale dell'Umbria, insieme alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ha deciso di aderire alla mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla cultura, in programma domani, promossa da Federculture e Anci.

 

Pensata come una giornata per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica nazionale e internazionale sulle pesanti ricadute che i tagli del governo avranno su tutto il comparto e sul diritto dei cittadini alla cultura in Italia, l'iniziativa consisterà nella chiusura dei siti culturali (musei, biblioteche, siti archeologici, monumenti, sedi espositive) e nella sospensione di manifestazioni e spettacoli.

 

"La manovra finanziaria", ha spiegato l'assessore alla Cultura, Fabrizio Bracco, "avrà effetti dirompenti sulla cultura italiana. La legge '122/2010' contiene infatti un insieme di norme che colpiranno in maniera indifferenziata le attività culturali e la capacità d'intervento pubblico nel settore, mortificando il lavoro delle associazioni e del sistema delle imprese private con effetti negativi sui servizi offerti ai cittadini, sull'occupazione, sull'economia dei territori e perdite per l'erario.

 

Le norme previste nella manovra non comporteranno in realtà un significativo vantaggio in termini di contenimento dei costi e sono assolutamente lesive dell'autonomia degli enti locali e delle regioni nell'ambito delle politiche culturali".

 

Oltre al black out di mostre e spettacoli, la Regione Umbria ha annunciato la chiusura per il 12 novembre degli accessi al portale www.regioneumbria.eu. Non saranno così consultabili tutte le informazioni relative a musei, biblioteche, archivi, teatri, siti archeologici, monumenti, sedi espositive ed eventi che la Regione aggiorna quotidianamente.