Terni, 12 ottobre 2010 - Lente di ingrandimento sulle associazioni sportive che percepiscono un contributo dal Comune di Terni. Il consigliere comunale del Partito democratico, Ermanno Ventura, ieri pomeriggio ha presentato un atto di indirizzo "shock" che rischia di mettere in agitazione un buon numero di sodalizi sportivi locali.

 

Di sicuro quelli che non hanno i proprio bilanci troppo in regola. L’iniziativa di Ventura muove da una recente azione dell’Agenzia delle Entrate dell’Umbria che ha disposto accertamenti e ispezioni presso società, enti e associazioni sportive i cui bilanci riportavano operazioni di fatturazione gonfiate per sponsorizzazioni e pubblicità.

 

"Sembra proprio — ha esordito Ventura — che il motivo di detti accertamenti è il sospetto che ci siano società sportive che abbiano emesso fatture gonfiate per sponsorizzazioni e pubblicità, rispetto a quanto effettivamente ricevuto, permettendo così allo sponsor, o a chi fa pubblicità, di evadere l’Iva e di appesantire fittiziamente le spese, abbattendo l’utile e pagando, quindi, meno tasse".

 

Secondo il consigliere comunale del Pd "detto patologico meccanismo sembra sia molto noto nei settori del mondo dello sport, soprattutto dilettantistico. Appare necessario e indifferibile che il Comune di terni eroghi fondi e contributi solo alle società e alle associazioni in regola con il fisco e con gli adempimenti tributari, rifiutando qualsiasi tipo di finanziamento a tutte quelle associazioni sportive i cui bilanci non sono o non appaiono veritieri e trasparenti".

 

Con l’atto di indirizzo presentato nella seduta del consiglio comunale di ieri pomeriggio, il consigliere Ermanno Ventura intende impegnare il sindaco Di Girolamo "al fine di favorire le associazioni e società sportive con bilanci trasparenti e veritieri, a erogare fondi e contributi solo dopo avere esaminato scrupolosamente i documenti contabili delle suddette società o associazioni sportive: documenti i quali devono escludere in maniera incontrovertibile qualsiasi frode, o raggiro inerente false fatture di sponsorizzazione o pubblicità tese a dichiarare cifre superiori rispetto a quelle realmente percepite".

 

Una richiesta destinata a far scalpore. Perché per la prima volta si ipotizza un’attività di stringente controllo su società sportive il cui curriculum, fino a prova contraria, è sempre risultato specchiato. L’iniziativa di Ventura ha già originato qualche scossa politica nella seduta di ieri, la cui eco potrebbe propagarsi nei prossimi giorni nel resto della città.