Firenze, 16 aprile 2012 - "Averla è facile, chiedimi come". L'invito è a richiedere la carta fedeltà della Rinascente. Ma il doppio senso è evidente. Dal momento che a portare la spilla con l'allettante offerta, sono le commesse dello store. Indignate, alcune, per la nuova trovata di marketing. "Il rischio - lamentano - è che oltre a vendere il prodotto, si commercializzi anche la persona". Facile immaginare anche la pioggia di frecciate e allusioni che arrivano dalla clientela maschile. Fastidiosa, se non offensiva.

 

Badge lesivo della dignità delle donne, o no ? Se lo chiede la presidente della commissione Pari opportunità Maria Federica Giuliani (Pd) del Comune di Firenze. "Non bastano più mega cartelloni pubblicitari con eloquenti messaggi a doppio e triplo senso, ora - aggiunge Giuliani - i cartelloni li incarnano direttamente le lavoratrici di un noto magazzino nel centro Unesco di Firenze e le frasi, sicuramente equivocabili, si appuntano su una spilla sopra la divisa (ovviamente comprata a proprie spese).

 

"La responsabile marketing milanese, della nota catena di negozi La Rinascente -  spiega ancora la Giuliani - si dice stupita di aver ricevuto tali proteste e per giunta solo da parte dei magazzini di Firenze. Sarà che qui è terra di Boccaccio, le tradizioni sono ben radicate e come diceva il nostro noto concittadino (in ottica metropolitana s'intende!), "la lussuria è un vizio naturale" e quindi che sia, appuntiamoci 'sta spilla con la scritta "Averla è facile. Chiedimi come", che male c'è? Lo capiscono tutti che si tratta solo di una card !"