Toscana, 20 febbraio 2012 - La Toscana, nonostante le nevicate e le forti piogge di queste settimane, non è al riparo da una possibile emergenza siccità. E' quanto sottolinea la Regione che ha avviato il coordinamento delle azioni e degli interventi per far fronte all'emergenza idrica. La tabellina di marcia della Regione prevede un nuovo impulso alle opere già finanziate per ridurre i rischi di carenza idrica, un regolamento regionale che ottimizzi l'uso dell'acqua, azioni urgenti per avere una gestione ottimale delle risorse di Montedoglio e un coordinamento delle autorità di bacino, delle Province e dei gestori del servizio idrico integrato per monitorare la situazione.
 

 

E' stata insediata una commissione composta da Regione, Province, Ato, Arpat, Autorità di bacino e gestori che avrà il compito di varare una serie di iniziative per ottimizzare l'uso delle risorse disponibili e monitorare l'evoluzione della situazione. Considerando che di norma ad ogni 10 cm di neve corrisponde un apporto di pioggia pari a circa 1 cm, anche i 100 cm di neve registrati come punta massima in zone localizzate del territorio regionale, hanno contribuito abbastanza poco al raggiungimento del valore atteso di piovosità media. Inoltre, il 2011 è stato un anno decisamente secco: è piovuto molto meno del normale - circa il 40% in meno su scala dell' intera regione- specialmente nei mesi di gennaio, aprile, maggio, settembre, ottobre e novembre, i mesi tra i più secchi di sempre.
 

 

L'invaso di Bilancino, che ha un volume massimo di 69 milioni di metri cubi di acqua, si trova al momento a 37 milioni, l'invaso di Montedoglio, da un massimo di 72 milioni, al momento è a quota 29 milioni con soli 19 milioni utilizzabili; l'invaso di Cerventosa (Cortona) è esaurito da dicembre, all'invaso di Astrone (Chianciano) rimane acqua per soli 3 mesi e l'Arno ha un deflusso sostenuto quasi esclusivamente dai rilasci da Bilancino Levane e La Penna.
 

 

''Qualora perduri l'attuale situazione di scarsissima piovosità - commenta l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini - oltre che gestire e coordinare gli interventi, dovremmo assumere decisioni per razionalizzare le residue risorse idriche in tempi congrui. Dato poi che la riduzione della piovosità è l'effetto dei cambiamenti climatici, stiamo comunque sviluppando politiche di adattamento oltre che di contrasto''.