Gli ultrapodisti per caso. Gare da paura, ma hanno cominciato a correre da poco

Alessio Malena, di Poggio a Caiano, e Paolo Paoletti, di Campi Bisenzio, all'ultratrail Via degli Dei da Bologna a Fiesole per il Pontormo Running

Alessio Malena e Paolo Paoletti

Alessio Malena e Paolo Paoletti

Firenze, 19 aprile 2018 - Hanno portato a termine una prova massacrante come l'ultratrail Via degli Dei, 125 chilometri con dislivello totale di 5.100 metri da Bologna a Fiesole, e lo hanno fatto brillando. Eppure i due sono podisti di recente scoperta. A dimostrazione di come la corsa possa davvero essere una felice scoperta anche quando non si è più dei ragazzini.

Alessio Malena, che vive al Poggetto (Prato), ha 66 anni ("e mezzo", precisa) e ha cominciato a correre solo nel 2010. "Ero un fumatore accanito - spiega - poi ho smesso e ho cominciato a correre. Ho iniziato tardino.. Perché le ultramaratone e corse simili? Perché sono sifde con te stesso, perché non ci si deve mai accontentare di fare il giusto. Il giusto lo fanno tutti, bisogna andare oltre. Servono coraggio e molte risorse fisiche ma alla fine il premio è eccezionale". Malena è scatenato e fra poco correrà nella stessa settimana la Nove Colli e il Passatore. Alla Via degli Dei ha chiuso in 23 ore e 45 minuti nella categoria sm65. "Ma sono stato penalizzato - conclude - perché sono partito senza suolette, me ne sono accorto a casa... Altrimenti avrei fatto un grande tempo".

Insieme a Malena c'era anche Paolo Paoletti, di Campi Bisenzio, 47 anni, titolare di una cartolibreria. "Io corro solo da un annno - spiega - ero un po' in sovrappeso e avevo qualche problema di salute, mi sono spaventato e quando il medico mi ha detto che sarebbe stato opportuno fare un po' di moto ho scelto di correre. Perché trail e ultratrail? perché ho due passioni: correre e l'aria aperta. Così le posso unire". Quanto sia importante la condizione mentale, oltre che fisica, è ben spiegato da Paoletti: "Dopo tanti chilometri ti fa male tutto, a ogni passo il tuo corpo ti chiede di smettere, ma in quel momento subentra la testache ti fa andare avanti. Perché per me la sfida è questa: arrivare in fondo".

Tutti e due hanno corso per il Pontormo Running; l'associazione carmignanese ha anche un progetto molto ambizioso che si svolgerà nel luglio 2020, che sarà svelato il 13 maggio in occasione del quinto compleanno del gruppo. Per informazioni 339.1433582, [email protected] o il sito www.pontormorunning.it.