Vincenzo Nibali e il ritiro dal ciclismo: la Toscana è stata la sua casa d'adozione

Una carriera straordinaria esplosa a Mastromarco, "l'università del ciclismo", dove viveva in una mansarda

Vincenzo Nibali e il presidente Mattarella

Vincenzo Nibali e il presidente Mattarella

Firenze,12 maggio 2022  - Vincenzo Nibali ha voluto annunciare nella terra dove è nato e nella sua Messina che quello in corso sarà il suo ultimo Giro d’Italia e che a fine stagione cesserà “a meno di un ripensamento“ come ha detto il padre Salvatore. Trentotto anni il prossimo 14 novembre, è nato lo stesso giorno di Vittorio Adorni e di Bernard Hinault, 18 anni da professionista mancherà molto all’Italia del ciclismo, e già da un po’ tempo lo si è visto. Nibali è sempre stato capace di entusiasmare, con la sua classe, ma anche con la sua modestia. Ha vinto 54 gare in carriera, due volte il Giro d'Italia (2013 e 2016), il Tour de France (2014), il Giro di Spagna (2010), due giri di Lombardia (2015 e 2017), una Milano-Sanremo (2018), due Campionati Italiani (2014 e 2015), due volte la Tirreno-Adriatico, oltre a tante altre gare.

"Ho raccolto davvero tantissimo nella mia carriera, ho cercato di fare il meglio fino ad ora - ha detto -. Sono emozionato, qui è iniziata la mia storia, con le prime corse in Sicilia, che poi ho lasciato a 16 anni. Ho dato tantissimo al ciclismo e forse è arrivato il momento di poter restituire un po' di quello che ho sottratto alla famiglia, agli amici, a tutto quello che ho sacrificato per le due ruote". Aveva le lacrime agli occhi quando ha dato l’annuncio dopo una carriera ricchissima.

“Enzo, perché noi a casa lo abbiamo chiamato sempre così ha avuto la prima bici da corsa a 9 anni – dice il padre Salvatore – a 15 anni si iscrisse alla prima gara di mountain bike, la bici era la sua passione”. Iniziò a gareggiare nella Vivai Pietrafitta Mazzarà nel 1998 da esordiente e la prima vittoria conquistata a Solarino in provincia di Siracusa. Da allievo alla Cicli Fratelli Marchetta di Messina con 7 vittorie nel 1999 e 6 l’anno dopo. E qui entra in gioco la Toscana e la sua adozione ciclistica. Non ha ancora 17 anni quando si trasferisce a Mastromarco di Lamporecchio località ribattezzata “Università del Ciclismo”. Vive a casa di Carlo Franceschi, direttore sportivo della Mastromarco Iperfinish Sensi, e della compianta sua moglie Bruna che troppo presto ci ha lasciato. Abita in mansarda, soffre un po' per la lontananza da casa, ma la vicinanza, le premure verso di lui dei dirigenti e degli sportivi gli permettono di superare quei momenti. E da juniores con la maglia della Mastromarco arrivano nel 2001 6 vittorie; nel 2002 l’esplosione con ben 13 successi e di grande prestigio. Ad Asolo nel Vicentino vinse il titolo italiano per distacco con uno spettacolare finale di gara in salita. A settembre firma il Giro della Lunigiana a tappe e conquista la medaglia di bronzo a Zolder in Belgio nella prova a cronometro.

Nel 2003 eccolo negli under 23 ancora in maglia Mastromarco mentre sono nati già i CanNibali, il suo storico Fan Club. Sette le vittorie nella prima stagione da dilettante e 12 l’anno dopo, tra cui la Coppa del Mobilio a Ponsacco (in linea e a cronometro), una tappa al Giro di Toscana, e il terzo posto nel mondiale a cronometro di Bardolino in provincia di Verona.

E’ il momento per Vincenzo Nibali alla fine del 2004, di spiccare il volo nei professionisti con la maglia della Fassa Bortolo e si apre l’ultimo capitolo in campo ciclistico de “Lo Squalo” soprannominato così per il suo modo di correre sempre all’attacco, con imprese straordinarie a partire dal 2010. Il 13 ottobre 2013 si sposa con Rachele Perinelli, ed è papà di Emma Vittoria nata nel febbraio 2014. Ha un fratello, Antonio, classe 1992, che corre con lui, così come fece ai tempi del G.S. Mastromarco. Una storia fantastica quella di Vincenzo Nibali che si chiuderà a fine stagione. Dopo l’annuncio di ieri, sarà una passerella fino alla fine della stagione, ma siamo certi che “Lo Squalo” saprà inventarsi ancora qualcosa forse già in questo Giro d’Italia che sta risalendo la Penisola. Diciotto anni di successi, di emozioni indimenticabili, poi l’annuncio con tanta gente attorno, i suoi tifosi, il padre Salvatore, la mamma Giovanna nella sua città. Accompagniamo Vincenzo fino a ottobre come merita, con la sua classe, il suo stile, il suo modo di essere.