Luna Rossa, il sogno della Coppa America nato in Toscana: ecco i suoi protagonisti

I toscani che lavorano per il successo dell'imbarcazione dei sogni, pronta all'assalto alla Prada Cup con la Coppa America sullo sfondo

Luna Rossa a Auckland (foto Carlo Borlenghi)

Luna Rossa a Auckland (foto Carlo Borlenghi)

Firenze, 9 febbraio 2021 - Il 13 febbraio riparte il sogno. Quello che gli italiani iniziarono con Azzurra, continuarono con il Moro di Venezia e poi con Luna Rossa, anche se la vela di oggi sembra lontana parente di quella di trent'anni fa. Oggi le barche volano. Ma sono bellissime e le regate entusiasmanti. Il team dell'aretino Patrizio Bertelli lancia l'assalto alla Prada Cup dal 13 febbraio a Auckland, le acque neozelandesi mettono in palio il biglietto più ambito: quello per lanciare il guanto, pardon: la vela di sfida a Emirates Team New Zealand. Per arrivare a contendere ai Kiwi la 36esima America's Cup bisogna vincere sette regate nella finale di Prada Cup contro i britannici di Ineos.

Ebbene, si diceva: quel sogno chiamato Luna Rossa nacque in Toscana. Per tanti motivi: perché toscano è Bertelli, perché Punta Ala è stata la prima culla di Luna Rossa, perché nella primavera del 1999 in un cantiere di Grosseto venne costruito il primo nuovo scafo ITA 45, varato a Punta Ala il 5 maggio 1999 con Miuccia Prada a fare da madrina. E perché il suggestivo nome - ma come sono belli i nomi delle barche - venne in mente a Bertelli durante una cena estiva a Tirli. E ci stava così bene, il rosso della luna contro il  nero di Black Magic, che a quel tempo era il defender.

Ma la toscanità di Luna Rossa non è solo nella storia, è anche nel presente. Infatti non ci sono solo i big che sentiremo nominare molto spesso nei prossimi giorni, da Max Sirena a James Spithill a Francesco Bruni, ma c'è anche un manipolo toscano che sta lavorando giorno e notte per regalare un sogno alla vela italiana. Ognuno con la sua professionalità. Da Giovanni Tognozzi, che in casa Luna Rossa c'è fin dal primo giorno, all'ultimo arrivato, il fisioterapista Stefano de Pirro, che è dovuto passare da una serie di fortunati e sfortunati eventi dalla California alla Nuova Zelanda per entrare nel team, lui che è nato a qualche decina di chilometri dalla prima casa di Luna Rossa: infatti è di Porto Santo Stefano, così come Marco Capitani, sail designer, leader nella progettazione delle vele. Dal viareggino Marco Donati, mago dell'elettronica, al velaio di Populonia Maximiliano Valli, che iniziò giovanissimo come ragazzo di bottega fino a diventare un professionista di livello mondiale. Un motivo in più per tifare Luna Rossa e riuscire finalmente a mettere le mani su quel trofeo dei sogni.

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