La storia: Marco Falasca, dal calcio milionario al volontariato

Il preparatore atletico nato a Pistoia ma residente a Seano (Prato), professionista del calcio che conta, impegnato nel sociale. Da sempre

Marco Falasca in tenuta Misericordia di Seano

Marco Falasca in tenuta Misericordia di Seano

Pistoia, 23 febbraio 2019 - Quando la normalità fa notizia. Raccontano che chi l’abbia incontrato vestito da volontario della Misericordia di Seano abbia dapprima sgranato gli occhi e poi non si sia trattenuto dal chiedergli: “ma è lei o il fratello di…!?”. Perché per molte persone pensare al professor Marco Falasca, apprezzato preparatore atletico nel calcio che conta, come semplice volontario della Misericordia, stupisce. Lui, il professionista che la scorsa estate è stato festeggiato dal Comune di Carmignano per i suoi 30 anni di carriera, da sempre vicino ai calciatori, se non milionari (nella trafila, e l’avrebbe strameritato, gli è mancato l’approdo alla serie A) da centinaia di migliaia di euro l’anno, che va a prendere anziani e li assiste, dialogando con loro.

Roba da stropicciarsi gli occhi, perché questa società ha smarrito la dimensione umana. Falasca, invece, non è mai cambiato. Nato all’Ospedale del Ceppo di Pistoia il 25 gennaio del 1966, l’uomo dei 3 comuni, Larciano, Poggio a Caiano e Carmignano, delle 2 province, Pistoia e Prato, e di un’unica Diocesi, quella di Pistoia, è sempre stato fedele a se stesso. Lontano anni luce dai riflettori, lasciati volentieri agli altri, con principi e valori in cui credere. Nato in una famiglia originaria della Lucania, di Tramutola in provincia di Potenza trasferitasi 60anni fa a Larciano in Valdinievole, Marco è cresciuto a pane e sport.

Come atleta nella Fulgor Prato, ma all’occorrenza come ala sinistra, con la maglia numero 11, nella squadretta del paese, a Poggio a Caiano. Perché infanzia e adolescenza le ha divise tra Larciano e Poggio, poi una volta sposatosi con Sabrina, da cui ha avuto 4 figli, ha messo su casa a Seano. Impegnato da sempre in parrocchia, dapprima al Poggio ora a Seano (cammino catecumenale, missione della parola), ha contribuito a mettere al mondo 4 bei ragazzi: Ginevra, 20 anni, studentessa di Scienze Motorie nonché pallavolista a Bottegone, Elia di 18, allievo del “Datini” a Prato e calciatore nel Tempio Chiazzano, Vanessa di 17, scolara del Liceo artistico Petrocchi di Pistoia, pittrice, e Veronica, 9 anni, alla primaria di Seano, ginnasta (ritmica) de La Fenice.

Tifoso della Pistoiese, società in cui ha lavorato ai tempi delle gestioni tecniche di Clagluna, Vitali e Catuzzi, simpatizzante dell’Aglianese, cui è stato con Buglio e Andreazzoli allenatori e Max Allegri giocatore, si è legato al tecnico Guido Carboni, ma ha collaborato anche con Merlo e Caserta, dal Genoa all’Avellino, passando per Rimini, Bari, Siena, Benevento, Frosinone e molte altre ancora. La scorsa stagione alla Juve Stabia, in C, in attesa di un nuovo contratto ha ritenuto giusto aiutare il prossimo.

L’ho sempre fatto, sia da ragazzo sia al termine delle annate calcistiche: in estate rientravo a casa e a davo una mano in parrocchia o dove capitava. Devo ringraziare il presidente della Misericordia di Seano, Matteo Cutaia, e il responsabile dei servizi, Alessio Gori, tifosissimo arancione, di avermi aperto le porte dei servizi sociali diverse mattina alla settimana. È bello parlare con persone che hanno l’età di mio padre, Domenico (mamma Giovanna è volata in Cielo presto, troppo presto), farle sentire in famiglia”.

Come quella che ha ancora a Larciano (oltre al babbo, la sorella Cinzia e i 2 nipoti, il cugino Fabrizio, vice sindaco della cittadina), o le giovani calciatrici che sta supportando al Real Aglianese. Con l’umiltà dei grandi, bell’esempio per i giovani.

Gianluca Barni