Fiorentina, prove tecniche di concretezza. A Udine per (ri)trovare continuità

Dopo la sconfitta ’incoraggiante’ con l’Inter, viola decisi a rialzarsi in uno stadio storicamente complicato

Dusan Vlahovic vuole tornare a lasciare il segno

Dusan Vlahovic vuole tornare a lasciare il segno

Firenze, 26 settembre 2021 - Esame di riparazione, no. Ma di solidità, sì. Soprattutto dopo la mezz’ora di qualità messa in mostra contro l’Inter prima che un evidente calo più mentale che si risorse abbia aiutato i campioni d’Italia a rimettere in carreggiata una gara che sembrava più in controllo dei viola che altro. Eppure la concretezza dell’Inter ha ribaltato punteggio e inerzia. Acqua passata, si dirà. Eppure da quella sconfitta bisogna estrapolare elementi positivi e indicazioni per il futuro. Futuro che si chiama Udinese e indicazioni che rimandano alla concretezza. Tema ricorrente per i viola che creano tanto, ma sfruttano poco la mole di lavoro fatto dal centrocampo dai piedi buoni della Fiorentina. Ecco perché l’imperativo è essere concreti, alzando le percentuali di realizzazioni in base alle occasioni che nascono. E contro l’Inter sono state davvero molte. Parlavamo di mediana e fosforo.  

Le sensazioni che Italiano rinunci a Bonaventura sono ridotte al minimo. Troppo importante Jack nell’economia e nell’equilibrio viola, anche se non sarebbe strano vedere Bonaventura fermo ai box per un turno, soprattutto nella terza sfida di un trittico che ha fatto spendere risorse mentali e fisiche alla Fiorentina. Ma il mezzo al campo le alternative non mancano, così come in attacco, che però deve fare i conti con un inamovibile come Vlahovic. Il bomber viola freme. Al di là delle situazioni contrattuali che non lo hanno mai condizionato – e non lo condizioneranno – lui vuol tornare a lasciare il segno. Un attaccante vive per il gol e Dusan non fa eccezione. Che non diventi un assillo, però. Non lo deve diventare. Semmai è necessario che a Udine si lavori di più e meglio per mettere in condizioni Vlahovic di essere determinante, aiutando così se stesso e la squadra a riprendere il cammino. Cammino che non può prescindere anche da una maggiore attenzione difensiva. La Fiorentina è ancora alla caccia del primo ’zero’ nella casellina dei gol subiti. Aspetto non secondario per rialzarsi subito, perché gli applausi e i complimenti vanno bene (dopo Roma e il ko interno con l’Inter). Ma vanno ancora meglio i 3 punti, anche con qualche apprezzamento in meno. Italiano gradirebbe lo stesso.