Fiorentina, le verità di Commisso Le risposte su rilancio e panchina

Firenze aspetta il cambio di passo. Nuovo tecnico, Pradè verso la conferma, contratto di Vlahovic: quanti temi

Rocco Commisso ha acquistato la società viola il 6 giugno 2019 (Germogli)

Rocco Commisso ha acquistato la società viola il 6 giugno 2019

FIRENZE, 14 maggio 2021 -  Stamani Commisso parla, ma più che altro risponde. A tutti, cronisti e tifosi, esponendosi in modo molto open al vento raffrescato di una città che negli ultimi due anni ha vissuto il calcio con un livello di angoscia certamente superiore a quello della gioia. Tante domande in diretta streaming quindi e vedremo come il proprietario della Fiorentina affronterà i temi che saranno proposti, compreso quello del mercato, la madre di tutte le curiosità per intuire la dimensione del rilancio. E’ quella che interessa Firenze . Molto ruota intorno al nome del nuovo allenatore, ma per almeno due motivi non sono previsti annunci da parte di Commisso: il primo è che quasi tutti i tecnici che potrebbero rientrare nei piani sono ancora sotto contratto, il secondo è che prima di rendere ufficiale l’accordo con qualcuno (un nome a caso: Gattuso) le due parti dovrebbero incontrarsi per definire nei dettagli il cammino da compiere insieme. E questo non è successo, né con Gattuso né con altri. Tante idee – ci sono stati anche sondaggi all’estero – ma la salvezza della Fiorentina è ufficiale da poche ore e da ora in poi cominceranno i passi più concreti. Il cambio di strategia nella comunicazione – Commisso è passato da un’alluvione di interviste allo zero quasi assoluto, interrotto al massimo da brevi passaggi sui canali social del club – è stata anche una conseguenza delle sofferenze della squadra.

Che senso avrebbe avuto aggiungere promesse quando la salvezza non era ancora raggiunta? Di sicuro l’imprenditore americano ha capito una cosa: nel calcio – e a Firenze – il valore delle parole è pari a zero se i risultati non arrivano. Due anni faticosissimi, da questo punto di vista. Non è stato l’inizio che si aspettava Commisso, almeno sul campo, al contrario in altri settori l’iperattività è stata notevole e la costruzione del Viola Park (80 milioni di investimento) è un gigantesco fiore all’occhiello. Un altro passaggio importante sarà quello politico, perché a nessuno è sfuggito il riavvicinamento fra il presidente viola e il sindaco Nardella: da freddissimi, i rapporti sono tornati a essere cordiali, come hanno testimoniato le foto diffuse dopo il sopralluogo sul cantiere del Viola Park. Fra le domande a cui risponderà il proprietario della Fiorentina, ce ne sarà sicuramente una sull’organigramma della struttura tecnica nella quale – a meno di sorprese che nessuno si aspetta all’interno del club – ci sarà la conferma del direttore sportivo Daniele Pradè all’interno di un team potenziato e il nome che circola è quello di Roberto Goretti (ex Perugia).

Nuovi equilibri da trovare, ma anche spiegazioni da dare, perché sotto la gestione Commisso sono state tante le operazioni con rendimento inferiore alle aspettative. E poi ci sarà spazio per il tema Vlahovic, esploso nel 2021 e subito grande banco di prova avendo il contratto in scadenza nel 2023. Prolungare l’accordo significherebbe molto e l’ambizione del rilancio comincerebbe a prendere forma.