Morto Davide Rebellin. Gli esordi con Chioccioli e Cipollini e le vittorie in Toscana

Nella sua carriera quattro successi in classiche toscane. Da Arezzo il dolore del ct Bennati

Davide Rebellin

Davide Rebellin

Firenze,30 novembre 2022 – Anche in Toscana profondo cordoglio per la morte di Davide Rebellin, il campione di ciclismo che qualche mese fa a 51 anni di età aveva deciso di lasciare l’attività. Sono tanti i ricordi che gli sportivi toscani hanno del corridore veneto anche per i successi e i piazzamenti ottenuti nella nostra regione. Quando passò professionista nel 1992 aveva tra i compagni di squadra il valdarnese Franco Chioccioli e Mario Cipollini.

La sua prima vittoria in Toscana firmata nel 1998 quando vinse la cronoscalata da Barberino di Mugello al Passo della Futa-Memorial Gastone Nencini. Nel 2001 invece il primo dei due successi conseguiti nel Gran Premio Industria e Commercio a Prato organizzato dalla Ciclistica Pratese 1927. L’anno dopo Rebellin si aggiudicò in Versilia anche il Gran Premio di Camaiore, mentre nel 2003 s’impose ancora a Prato per la quarta ed ultima vittoria ottenuta in Toscana.

Tra i piazzamenti ricordiamo il 2° posto nella Coppa Giuseppe Sabatini a Peccioli nel 2011, mentre nella gara di Prato oltre alle due vittorie, ottenne due terzi posti nel 2012 e nel 2015. Davide Rebellin è stato anche un brillante protagonista nel Giglio D’Oro il Premio ideato e istituito da Saverio Carmagnini nel 1973 e che l’altro martedì ha celebrato la sua 49esima edizione vinta da Filippo Zana.  Rebellin al suo primo da professionista nel ‘92 si aggiudicò il Memorial Gastone Nencini quale rivelazione di quella annata, mentre per due volte si aggiudicò il Giglio D’Oro per il maggior punteggio realizzato grazie ai risultati ottenuti. Avvenne nel 2001 e nel 2008. In tema di riconoscimenti fu premiato anche nel novembre 2015 al Convento dei Padri Carmelitani a Santa alla Castellina in occasione del Premio Coraggio e Avanti, quando ricevette a 44 anni di età il Premio Over 35 Memorial Edo Gelli.

La notizia della sua morte ha colpito gli sportivi toscani e gli appassionati di ciclismo, che ricordano il suo carattere mite, la sua disponibilità. Da parte del Comitato Regionale Toscana della Federciclismo e del suo presidente Saverio Metti le espressioni del più vivo cordoglio, mentre anche il ct della Nazionale azzurra, l’aretino Daniele Bennati, profondamente scosso dalla notizia della sua morte, ha espresso il suo più vivo cordoglio.