L'Isola della Tenda, a Pieve a Nievole col calcio si prova una felice integrazione

Il team di calcio Uisp ha in rosa 6 profughi africani e punta a far giocare tutti. Le parole degli allenatori

Parte della squadra multietnica in posa

Parte della squadra multietnica in posa

Pieve a Nievole (Pistoia), 20 luglio 2018 - Quando lo sport dà il là a belle storie. Ha un nome degno di un titolo di film di Lina Wertmuller: chilometrico: Unione Sportiva L’Isola della Tenda Pieve a Nievole. Unisce sotto la stessa bandiera la Valdinievole e Pistoia, visto che ha sede e campo da gioco a Pieve a Nievole (quello di Via Ancona, dove nacque la pazza idea del Faraone Marcello Melani, il presidentissimo della Pistoiese, di dare vita all’Unione Valdinievole), un primo sponsor, L’Isola della Tenda appunto di Margine Coperta, e un secondo, il Ristorante da Sandra di Montecatini Terme, e maglie color arancione, i colori dell’amatissima – dai fondatori del club – Unione Sportiva Pistoiese 1921.

La prima squadra – l’unica formazione, sino ad ora – parteciperà al campionato Promozione Uisp con l’intento ben preciso: giocare a pallone, con intensità, amalgamando italiani e rifugiati politici, ragazzi scappati dalle guerre e i mille problemi dell’Africa degli anni Duemila. Una rosa-giocatori composta da 16 elementi, ben 6 di questi provenienti dal Continente Nero: due ragazzi del Gambia, il portiere Barrow Lamin, classe 1998, ed Ebrima Trawally, attaccante del ’96, due nigeriani, il difensore Stanley Moday, ’97, il centrocampista Emanuel Joseph, ’91, un senegalese, il centrocampista Arouna Kambaye, ’98, un ragazzo della Sierra Leone, il difensore Sensis Seassay, ’91.

Gli altri sono il portiere del ’92 Federico Perini, i difensori Stefano Antonucci, ’97, Simone Filippini, ’86, Matteo Molla, ’97, e Jonathan Ruggero, ’94, i centrocampisti Giuseppe Antonucci, ’72, e Matteo Sfasci, ’81, le punte Lorenzo Giorgetti, ’97, Matteo Parlanti, ’92, e Marco Scaglione, ’97. Il presidente del sodalizio è Marcello Sfasci, i consiglieri il già rammentato Matteo Sfasci, Giuseppe Antonucci e Federica Gilio, gli allenatori Antonucci e Matteo Sfasci. E proprio quest’ultimo, spiega.

“Ci piace l’idea di giocare con tutti: stile l’unione fa la forza. Vorremmo far scendere in campo tutti, a rotazione. Chi volesse unirsi a questo gruppo, può contattarci al numero 329/0082608 oppure sul profilo Facebook Matteo Sfasci. Così come se qualcuno fosse disponibile a supportarci economicamente, ché le spese sono sempre di più, sarebbe il benvenuto. Avremo pagine Facebook, Twitter e Instagram e un canale YouTube per ringraziare gli sponsor. Siamo tutti tifosissimi della Pistoiese oltre che contenti di aggregare uomini di tutte le razze, cercando di farli integrare al meglio nel nostro Paese, uno dei più ospitali e generosi al mondo”.

Antonucci chiosa. “Giocheranno tutti e tutti dovranno farsi pronti e soprattutto incitare il compagno meno forte. Succederà che uno più debole o indietro possa prendere il posto di uno più forte o avanti, magari stanco: ecco, chi uscirà dovrà sedersi in panchina e tifare. Guai ai musi lunghi. Il calcio è per tutti e di tutti. Perlomeno il nostro pallone rotola così”.