Verso Fiorentina-Spal: Semplici senza paura. "Il cuore è viola ma..."

L’ex della Primavera gigliata si ripresenta al «Franchi» con la sua squadra al secondo posto

Leonardo Semplici, 51 anni, alla Spal da quattro stagioni

Leonardo Semplici, 51 anni, alla Spal da quattro stagioni

Firenze, 21 settembre 2018 - Semplici,  Fiorentina-Spal è sempre una partita particolare per lei. Lo è ancora di più da secondo in classifica?

«Siamo contentissimi per quello che stiamo facendo, probabilmente anche impensabile. Sono soddisfatto per come si sta esprimendo la squadra e per la crescita soprattutto di chi c’era la passata stagione, migliorato con chi è arrivato. Ma il nostro obbiettivo resta la salvezza».

Sembra un po’ un modo per allentare la pressione sulla squadra.

«No, è la realtà. Come è vero che la Fiorentina è una squadra di grande prospettiva, con margini di crescita e che in casa è davvero difficile batterla».

L’anno scorso la curva Fiesole, nonostante il pareggio che interruppe una serie positiva incredibile dei viola, le tributò un lunghissimo applauso.

«Non me lo aspettavo. Sono rimasto sorpreso e mi ha fatto piacere. Forse non erano arrabbiati così tanto per il punto lasciato a un fiorentino come loro (ride, ndr). Mi auguro che anche quest’anno sia così. Per me la Fiorentina è qualcosa di speciale e lo sarà sempre».

Quest’anno i viola non si accontenteranno del pari.

«Normale che sia così e per noi sarà una gara difficilissima, contro una squadra che sfrutterà tanto quanto fatto lo scorso campionato. La tragedia di Astori ha ricreato un’unità di intenti incredibile e poi non sono stati ceduti i giocatri più importati e fatti arrivare giovani di grande prospettiva. Basta guardare quanti di loro vanno in nazionale. Non lo dico per benevolenza, ma è una squadra forte».

E la Spal com’è?

«Grazie alla proprietà e al lavoro del ds sono arrivati giocatori interessanti. Anche noi siamo migliorati in tanti aspetti e abbiamo fatto tesoro della passata stagione. Ora siamo meno attendisti, magari perché prima avevamo una sorta di rispetto-soggezione per gli avversari. Ora siamo più convinti delle nostre qualità».

E l’entusiasmo della città aiuta.

«Aiuta quello, come avere un centro sportivo e uno stadio ristrutturato ma che ha sempre il fascino di 50 anni fa, quando la Spal era in A. E poi la passione della famiglia Colombarini e del presidente Mattioli hanno fatto il resto».

Fare risultato a Firenze, darebbe un significato diverso al futuro della Spal?

«Un esame importante per capire la nostra crescita, perché i viola sono tosti in casa e servirà la partita perfetta per fare risultato».

Si sente pronto per il grande salto?

«Dipende da tante cose. Sono quasi 14 anni che faccio questo mestiere e spero di potermi confermare, poi bisogna sempre essere ambiziosi, ma lavorando sempre un passo alla volta».