«Prandelli? Ecco la verità». E giù infamie e fake news

Messaggi virali sui retroscena delle dimissioni.E la società si rivolge agli avvocati

Rocco Commisso e Joe Barone (foto Germogli)

Rocco Commisso e Joe Barone (foto Germogli)

Firenze, 27 marzo 2021 - Il tam tam sgorga su Whatsapp e Firenze è invasa da un’alluvione anonima di retroscena, gossip, malizie e in qualche caso cattiverie, a volte perfino infamie, messaggi audio che affollano le chat con l’emoticon di una strizzatina d’occhio, della serie: te la racconto io la verità su Prandelli. Il pettegolezzo va di moda, il tono degli audio è complottista nel segno dell’informazione digitale fatta in casa non si sa da chi, ma cosa importa. Un terrapiattismo calcistico che potrebbe perfino divertire, se non avesse riflessi sulle persone e possibili conseguenze – che poi vedremo – per gli autori degli audio. Intanto tutti ascoltano i messaggi e parecchi rilanciano attraverso la condivisione, è un fantastico fiorire di scoperte: una grande sagra del gossip, dalla moglie del farmacista alle scazzottate negli spogliatoi lo spettacolo è vario come al circo. C’è solo un problema : è tutto falso. Gli amici di Prandelli si consolano sapendolo isolato a Orzinuovi, in un periodo complicato della propria vita e assolutamente distaccato da quello che viene detto, raccontato o ricostruito attraverso queste fantasie virali. Nessuno prima di lui aveva deciso di mettersi a nudo attraverso una lettera di addio perfino drammatica, per i toni e le ammissioni che hanno con sincerità reso pubblici aspetti molto personali: "Nella vita si accumulano veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme". E poi: "Mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono". Ancora: "Sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me". Bisogna aggiungere altro? C’è davvero bisogno di frugare nell’immondizia gossippara per non accettare una verità così evidente, se una persona ammette che qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di lei? "In questi mesi – ha scritto Prandelli – è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. E’ arrivato il momento di fermarmi per ritrovare chi veramente sono". Ma è di moda la caciara online, che è arrivata anche sui telefonini di dirigenti e giocatori viola. Gli avvocati della Fiorentina - e qui veniamo alle possibili conseguenze per gli autori degli audio – si sono attivati contattando la polizia postale. Lo scopo è quello di rintracciare i responsabili di alcuni messaggi che contengono ricostruzioni infamanti, in modo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Resta l’amarezza principale, quella che riguarda Prandelli e il suo attuale momento di difficoltà. Nessun dubbio su fatto che gli ostacoli trovati durante la sua seconda avventura viola – senza’altro superiori a quelli messi in preventivo – abbiano contribuito ad aumentare la fragilità personale. Ma è altrettanto vero, come Cesare ha ammesso nella sua lettera, che "nella vita si accumulano scorie che poi ti presentano il conto tutto assieme". E gli sciacalli dovrebbero restare a distanza da tutto questo, se non altro per rispetto.