Fiorentina in lutto, addio a Rimbaldo. Era uno dei "Leoni di Ibrox"

L'ex mediano viola si è spento all'età di 89 anni. Con i gigliati ha vinto la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia nel 1960-61.

Claudio Rimbaldo

Claudio Rimbaldo

Firenze, 9 gennaio 2022 - Cresciuto nel Torino, ma diventato protagonista nella Fiorentina, Claudio Rimbaldo se n'è andato a 89 anni proprio alla vigilia della "sua" partita: Torino-Fiorentina. Lascia la moglie Daniela. Il funerale si terrà lunedì 10 gennaio, alle 15, nella chiesa diSanta Maria a Coverciano.

Con Rimbaldo se ne va uno dei "Leoni di Ibrox" ovvero di quella Fiorentina capace di conquistare la Coppa delle Coppe nel 1961 (prima compagine italiana a vincere una coppa dell'Uefa) espugnando il campo dei Rangers di Glasgow (a Ibrox Park, appunto) con un'epica vittoria per 2-0 nella finale di andata, seguita dal bis a Firenze (2-1) nella finale di ritorno. 

"Rimbaldo era un mediano eclettico capace di giocare sia in marcatura che in fase di appoggio e costruzione", ricorda Massimo Cervelli , vicepresidente e responsabile della Commissione storia del Museo Fiorentina. "Era nato a Pola il 13 novembre 1932 - continua Cervelli - Nel dopoguerra, come tanti altri istriani, la sua famiglia si era dovuta trasferire a Torino. Claudio era stato il capostipite dei tanti calciatori nati nei cortili del Villaggio dei Profughi di Santa Caterina che si rivelò un villaggio di calciatori (da Sattolo a Bodi a Mastropasqua) e fu preso dal Torino, squadra in cui esordì in serie A e dove militò fino al 1957, quando fu acquistato dalla Triestina con cui giocò due campionati nella massima divisione".

Nel 1959 approda a Firenze e in viola (esordio il 4 novembre 1959, Fiorentina-Como 2-0) resta fino al l 1962/63, "disputando 63 partite in serie A, 5 in Coppa Italia, 7 in Coppa delle Coppe, 7 in Mitropa Cup, 4 in Coppa Rappan, 2 in Coppa delle Alpi e una nella Coppa dell’Amicizia", come ricorda Mauro Moschini della Commissione statistica del Museo.

Come detto, il suo nome è legato soprattutto all'impresa della Fiorentina di Kurt Hamrin, Gigi Milan, Enrico Albertosi e capitan Alberto Orzan all’ Ibrox Park di Glasgow diventando uno dei “I Leoni di Ibrox“

Quella vittoria del 17 maggio 1961, infatti, arriva dopo una vera battaglia in cui i viola costruiscono gran parte del trionfo finale, poi suggellato dal 2-1 nel ritorno a Firenze il 27 maggio. La felice intuizione di chiamare “Leoni di Ibrox“ gli undici protagonisti della serata di Glasgow è del Museo Fiorentina. "Solo undici leoni potevano reggere la durezza messa in campo dal Rangers e sfidare ottantamila scozzesi che sostenevano la loro squadra lanciando di tutto in campo" , dice il presidente David Bini. Tra questi undici leoni spicca anche Rimbaldo, prezioso protagonista di quella impresa.

In un clima caldissimo, i viola giganteggiano trascinati da un grande Kurt Hamrin e, soprattutto, da uno scatenato Gigi Milan che segna al 12’ del primo tempo (assist di Petris) e raddoppia all’88’ con un gran tiro. In mezzo c’è un rigore fallito dagli scozzesi e una traversa colpita da Hamrin. Anche nel ritorno a Firenze c'è da soffrire: rete del solito Milan al 12’ (devia di petto un cross di Hamrin), poi il pari scozzese con Scott (14' della ripresa) e al 39’ del secondo tempo Hamrin segna un grande gol dopo aver saltato quattro avversari.

Un successo che sarà bissato in Coppa Italia e che arriva in un momento societario particolare. "La Coppa delle Coppe, insieme alla Coppa Italia vinta 15 giorni dopo, segnò il passaggio di consegne tra Befani e Longinotti insieme in tribuna il 27 maggio", ricorda Cervelli. Giusto rendere omaggio agli undici viola di Ibrox, guidati da Hidegkuti e Chiappella: Albertosi, Robotti, Castelletti, Gonfiantini, Orzan, Rimbaldo, Hamrin, Micheli, Da Costa, Milan, Petris.