Si alza il sipario sulla Conference Firenze vive l’emozione più bella

Questa sera (ore 18.45) il debutto nei gironi della comp etizione. Il primo ostacolo è il Riga (Lettonia) Scelte obbligate per Italiano, tra squalifiche e infortuni, ma scende in campo la squadra ’migliore’

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FIRENZE

E’ un po’ come il primo giorno di scuola. Perché è da tanto che la Fiorentina non si affaccia su di una competizione continentale (febbraio 2017 con il Mönchengladbach sedicesimi di Europa League e Sousa in panchina). E l’emozione c’è, guardando anche oltre, perché anche se nessuno lo dice, la voglia e la determinazione di arrivare fino in fondo è e sarà tanta. L’Europa, conquistata con merito la scorsa stagione, e consolidata all’inizio di questa dopo il doppio confronto con il Twente, fa gola per tanti motivi: sportivi ed economici. Aspetto, quest’ultimo, da non trascurare per tutto quello che è stato detto in questi giorni. Ora la parola, però, passa al campo e lì la Fiorentina è chiamata a dare le risposte che contano. Iniziare con il piede giusto sarà fondamentale per prendere subito il ritmo e anche trovare continuità di risultati e prestazioni dopo la sfida (giocata con autorità) contro la Juventus. La prevendita, complice anche l’orario sciagurato (ma chi ha deciso le 18,45?) non favorisce l’afflusso delle grandi occasioni, ma l’occasione è grande. Di prestigio e che contribuisce a ’mettere sulla mappa’ la Fiorentina, come dicono gli americani, dando sostanza e credibilità al prosieguo del cammino viola.

Italiano deve, come sempre, fare i conti con una rotazione obbligata e mirata. Senza gli infortunati Duncan, ma soprattutto Milenkovic, Gonzalez (neppure convocato) e lo squalificato Igor, il tecnico viola si affida comunque ai suoi alfieri, almeno nella dorsale della squadra, aspettandosi soprattutto un approccio di livello e una prova di carattere da parte dell’inedita linea difensiva che vedrà nel mezzo Martinez Quarta e il giovane Ranieri. Occasione per entrambi di dimostrare di essere utili - coinvolto è scontato - all’idea di gioco dell’allenatore. Il ritorno in campo di Bonaventura fa tornare il sorriso a Italiano che ritrova di fatto il centro emozionale della propria idea di calcio. Non un aspetto banale, considerata la necessità di essere sempre all’altezza della situazione in ogni impegno.

Quello di oggi pomeriggio, si diceva, è alla portata della Fiorentina che mai come questa volta ha il destino nelle sue mani. Servirà una maggiore concretezza là davanti per riuscire a sfruttare con incisività la grande mole di gioco prodotto fino a questo momento. Cambia tutto il fronte offensivo, con Cabral nel mezzo, supportato da Saponara e Ikonè; entrambi alla ricerca del primo sigillo della stagione. Il brasiliano scalpita e vuole tornare a lasciare il segno anche per avanzare la sua candidatura per Bologna. Ma questo è il futuro prossimo. Il presente si chiama Riga ed è vietato sbagliare.