Veronica Rudian, emozioni al pianoforte: esce "Luce", il suo nuovo album

L'artista di Bordighera si racconta: dal primo concerto quando aveva dieci anni al successo di oggi

Veronica Rudian

Veronica Rudian

Bordighera (Imperia), 13 luglio 2021 - Basta premere il tasto ‘play’ e ci si ritrova avvolti dalle note musicali dei brani del nuovo album di Veronica Rudian intitolato “Luce”, prodotto in collaborazione con la casa discografica DC Records, in uscita il 1 settembre. Compositrice e pianista, Veronica ha 31 anni, è nata a Bordighera e lì vive con i genitori e il fratello. Nell’attesa di “Luce” che contiene 13 brani e che uscirà in due versioni (uno solo pianoforte e l’altra piano, orchestra e archi), il 15 luglio è il giorno del singolo ‘Yuki’ con l’omonimo brano.

«È il mio nome tradotto dal giapponese ma è anche quello che ho dato a uno dei miei gatti. Sono una gattara, amo gli animali». E in effetti in casa di Veronica, come ci dice il papà che le fa anche da manager, gli animali sono gli altri componenti speciali della famiglia Rudian: «Abbiamo cinque gatti, tre cagnolini, un coniglietto nano, un drago barbuto e la mascotte della famiglia: un pappagallo che abbiamo chiamato Chopin, in omaggio al compositore preferito di Veronica, e che letteralmente si arrabbia quando lei sbaglia qualche nota»

Veronica Rudian

Non solo musica classica, ma anche altri stili. Veronica spazia sulla tastiera, si diverte a esplorare prendendo un po’ da tutto il repertorio che ha appreso negli anni. «Ho iniziato con la musica classica, appassionandomi a Chopin e Debussy, ma poi mi sono dedicata anche ad altri generi come la ‘New Age’ che ho iniziato a comporre nel 2009». Musica che ti avvolge, che ti accompagna dolcemente, parte piano piano e poi continua lungo questa scia. Proprio come la voce di Veronica che ci racconta il suo sogno di diventare una pianista scoperto a 2 anni quando «su una tastiera giocattolo ho provato a suonare ‘Sei un mito’ degli ‘883, il mio pezzo preferito». Ed ecco che papà Mario e mamma Roberta, entrambi appassionati di musica, si accorgono che la loro bimba ha orecchio e che quel brano è riuscita a riprodurlo da sola. E decidono di iscriverla a 4 anni alla scuola di musica “Pergolesi” di Vallecrosia in provincia di Imperia. A 8 anni entra nell' Accademia della musica a Padova, dove incontra il Maestro polacco Mika che la prende sotto la sua ala e le insegna, oltre che a suonare, anche e soprattutto a trasmettere emozioni a chi ascolta. «Devo tutto al mio Maestro, ha creduto in me per tutto questo tempo e non ha mai smesso di farlo». Da lì è un crescendo fino al diploma al Conservatorio a Cuneo. «Abbiamo deciso di sostenerla facendo tanti sacrifici – racconta Mario Rudian che lavora come giardiniere, mentre la moglie è casalinga –, anche perché in tanti ci hanno detto fin da subito che Veronica aveva un talento che doveva essere coltivato».

Talento e passione uniti a una volontà di ferro che la giovane dimostra fin da subito arrivando a produrre in questi anni circa una settantina di brani. «Tornavo da scuola e stavo ore a suonare, poi ho iniziato pian piano con i concerti». Il primo a dieci anni a Montecarlo e poi in altre città italiane. Nel 2011 sale anche sul palco di Sanremo come performer della sua musica. Poi inizia una collaborazione negli Stati Uniti con Donnie Herron, polistrumentista della band di Bob Dylan e nel 2016 partecipa al programma televisivo “Ti lascio una canzone” con il cantante ligure Marco Ingrao. Non sono mancate le collaborazioni cinematografiche: sua la colonna sonora per il thriller “L'altro lato” del regista toscano Giuliano Pagani e quella per il corto sulla guerra in Kosovo “La lettera”, sempre di Giuliano Pagani.

È l’amore di Veronica per i suoi gatti a ispirarla di più quando compone i brani. «Molti sono dedicati a loro, soprattutto “Luce” che ho composto per uno dei miei mici, Morgan, che purtroppo è scomparso troppo presto ma che ha fatto in tempo a donarci una gioia immensa, luminosa appunto». C’è anche il volontariato nella vita di Veronica. «Ho sempre donato parte del ricavato dei miei concerti a chi aveva bisogno. Stessa cosa che avverrà con ‘Luce’. «Farò una donazione al gattile di Ventimiglia che ha passato un momento difficile dopo l’alluvione nel 2020». I suoi ultimi concerti, in attesa di ricominciare, sono dedicati proprio ad aiutare gli altri: quelli per i terremotati di Finale Emilia, per gli sfollati del Ponte Morandi e l’ultimo, nel 2020, per una raccolta fondi Covid19 per la Croce Rossa e la Protezione Civile. E ora dopo la promozione dell’album, Veronica spera di poter riprendere a suonare dal vivo. «Nella mia vita non sono mancati i momenti difficili, quelli in cui dici che vuoi mollare però poi non l’ho mai fatto e per questo devo ringraziare la mia famiglia. Ho deciso di fare questo, la mia vita è la musica, è da sempre il mio faro nella notte».