Caetano Veloso, la classe resta intatta

Alla vigilia dei suoi 80 anni il musicista brasiliano esce il disco "Meu Coco"

Caetano Veloso (foto Aline Fonseca)

Caetano Veloso (foto Aline Fonseca)

Rio de Janeiro, 16 gennaio 2022 - Nel prossimo agosto Caetano Veloso compirà 80 anni, ma la sua arte è ancora vitale. Meu Coco, che dopo l’uscita in digitale è disponibile anche in Cd per la Sony, è un’ulteriore tappa di un musicista mai banale, abituato a guardare sempre avanti e a costringere l’ascoltatore a entrare dentro i brani senza fermarsi all’approccio distratto. Chi conosce il portoghese è sicuramente avvantaggiato perché i testi sono sempre stati importanti nella proposta artistica. A nove anni dall’ultimo disco di inediti Abraçaço, Meu Coco è un omaggio sonoro al Brasile (bahiano e non solo) che entra prepotentemente nelle liriche in cui si parla di società, politica, antropologia e amore. Dove i colleghi del suo paese sono citati in vari brani, così come compositori novecenteschi (Schoenberg, Webern, Cage), insieme a luoghi geografici.

La musica inoltre è una continua fonte di belle sensazioni. come d’altra parte Caetano ci ha ben abituato. A partire dalla traccia titolo, all’arabeggiante Ciclâmen do Líbano, al ritmo primordiale di GilGal, al fado di Você-Você, all’elettrica Anjos Tronchos. Un disco dalla grande ispirazione, dove Caetano è affiancato da ottimi musicisti (ricordiamo Vinicius Cantuária, i percussionisti Marcelo Costa, Pretinho da Serrinha e Marcio Victor, il fisarmonicista Mestrinho, oltre agli stessi figli di Veloso con i quali venne in tour in Italia nel 2019) con arrangiatori quali Jaques Morelenenbaum, Letieres Leite e Thiago Amud. Stavolta la parola imperdibile non è esagerata.